Orange Bowl: sconfitta in finale per l'italo-statunitense Tyra Caterina Grant

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Orange Bowl: sconfitta in finale per l’italo-statunitense Tyra Caterina Grant

Nata in Italia e figlia di un ex cestita statunitense, Tyra con la sua famiglia ha accettato l’offerta della USTA per rappresentare gli Stati Uniti. Titolo alla britannica Klugman

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Tyra Grant (Instagram @tyraa_grant)
Tyra Grant (Instagram @tyraa_grant)
 

Nella giornata di domenica si è concluso il J500 Plantation, noto a tutti come l’Orange Bowl, uno dei tornei più importanti a livello junior al di fuori dei tornei del Grande Slam.

Storico torneo del calendario Junior, il torneo che si gioca in Florida vede nel suo albo d’oro diversi grandi nomi della storia del tennis. In passato, a livello maschile, hanno sollevato l’iconico trofeo Borg (1972), McEnroe (1976), Lendl (1977), Courier (1987), Federer (1998), Roddick (1999) e Thiem (2011). A livello femminile nell’albo d’oro ecco nomi quali Chris Evert (1969-70), Gabriela Sabatini (1984), Anna Kournikova (1995), Elena Dementieva (1998), Caroline Wozniacki (2005), Sofia Kenin (2014), Bianca Andreescu (2015) e Coco Gauff (2018).

Per i colori italiani sono arrivati in singolare, a livello under 18, i successi di Corrado Barazzutti (1971) e di Claudio Pistolesi (1985). In doppio ci fu invece il successo di Filippo Baldi che nel 2013, in coppia con l’austriaco Lucas Miedler, sconfisse Rublev e Zverev. A livello femminile, sempre in doppio, ci fu il doppio successo per Maria Paola Zavagli. Nel 1994 in coppia con Alice Canepa e nel 1995 in coppia con Giulia Casoni.

C’era un po’ di Italia anche quest’anno. Ha raggiunto, infatti, la finale femminile Tyra Caterina Grant, ragazza quindicenne figlia dell’ex cestista statunitense Tyrone Grant e dell’italiana Cinzia Giovinco. In finale la tennista italo-statunitense si è arresa con un doppio 6-3 alla quattordicenne britannica Hannah Klugman. Tyra si è comunque consolata vincendo, per il secondo anno consecutivo, il torneo di doppio in coppia con la connazionale Iva Jovic.

Dotata del doppio passaporto, la scelta di Tyra e della famiglia è stata quella di rappresentare gli Stati Uniti. Nonostante i soli quindici anni, la tennista partita da Vigevano sta bruciando le tappe a livello Junior. Negli anni scorsi Tyra aveva lasciato la sua Vigevano per spostarsi a Bordighera presso l’accademia di Riccardo Piatti. Da lì il volo per gli Stati Uniti per accettare l’offerta giunta da parte della federazione statunitense. La madre, che ricopre sia il ruolo di coach sia di manager, ha, infatti, sottolineato come la USTA ha presentato un piano concreto che ha portato la quindicenne a trasferirsi ad Orlando, in uno dei centri più importanti della USTA.

La giovane statunitense orginaria di Vigevano nella sua bacheca vanta già il successo in doppio al Roland Garros con la connazionale Ngounoue. Nel mese di novembre è arrivata anche la vittoria della Billie Jean King Cup Junior conquistata in quel di Cordoba, Spagna.

A livello maschile vittoria del diciottenne russo Danil Panarin che ha avuto la meglio in due set 6-4 6-1 sul diciasettenne romeno Luca Preda. In doppio titolo agli statunitensi Delgado/Forbes.

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