United Cup: gli USA superano la Gran Bretagna e rimandano tutto alla sfida con l’Australia

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United Cup: gli USA superano la Gran Bretagna e rimandano tutto alla sfida con l’Australia

Sarà il confronto tra campioni in carica e padroni di casa a decidere il primo posto nella graduatoria finale del gruppo C di Perth

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Stati Uniti – Gran Bretagna 2-1

Equilibrio nel gruppo C di Perth, con gli americani che esordiscono positivamente, pur con alcune incertezze, e superano la Gran Bretagna protagonista nella prima giornata con il successo sull’Australia.

K. Boulter b. J. Pegula 5-7 6-4 6-4

Grande sorpresa nell’incontro di apertura della sfida di Perth: la numero cinque del ranking Jessica Pegula cede in tre set all’inglese Katie Boulter. In due ore e quarantacinque minuti la numero 56 della classifica mondiale ha saputo ribaltare il pronostico in virtù di un dinamismo e di un coraggio superiore; Pegula è apparsa meno mobile e sicura nei suoi colpi migliori e la rivale ne ha contenuto il drive viaggiando senza sosta e contrattaccando con profitto.

L’americana ha esultato con impeto verso la sua panchina quando ha saputo risalire da 4-5, annullando tre setpoint, a 7-5 cogliendo il break con una risposta lungolinea di dritto. La delusione ha però tutt’altro che spento le velleità dell’inglese che, sicura della bontà della propria condizione, ha proseguito a pungere con il rovescio in cross, evidenziando qualche lacuna nella ricerca del posizionamento della tennista di Buffalo. Nonostante lo 0-3 con due break di ritardo, l’inglese ha vinto il secondo set togliendo la battuta nel decimo gioco alla statunitense con un game a zero.

Nella frazione decisiva di nuovo l’intraprendenza dell’atleta europea fa la differenza e ancora nel decimo gioco Boulter si prende il matchpoint con una volée di rovescio in allungo; poco dopo completa l’impresa con una risposta di rovescio lungolinea che trova Pegula in ritardo.

T. Fritz b. C. Norrie 7-6(5) 6-4

Taylor Fritz ristabilisce la parità tra le due nazioni con un successo in due set su Cameron Norrie. Ottima partenza dell’americano che è subito supportato dal servizio e si porta sul 3-0 e 0-30 in risposta; Norrie subisce i colpi di rimbalzo potenti di Fritz e riesce a evitare il secondo break con quattro punti consecutivi. Il mancino britannico si fa meno timido e comincia a incidere soprattutto con il rovescio incrociato bimane, evidenziando alcuni problemi negli spostamenti dell’atleta di San Diego.

Aumentano infatti gli errori non forzati dello statunitense, in particolar modo sul fianco sinistro del fronte di gioco: Norrie prende così a penetrare nelle difese del rivale e perfeziona una rimonta da 2-5 a 5-5 impreziosita dal setpoint annullato nel decimo gioco. L’inglese arriva al tie-break meglio dell’avversario ma sull’1-1 cede un primo minibreak con una sciagurata volée alta di rovescio che tocca terra in corridoio.

I duellanti cambiano campo sul 4-2 per Fritz e Norrie reagisce ritrovando la parità con due punti consecutivi. Dopo un ace di Fritz per il 5-4 però l’inglese si lascia sorprendere dal forcing del rivale e spedisce lungo un passante di dritto. Un’altra volée di Cameron oltrepassa i limiti della metà campo americana e Fritz si aggiudica la frazione in poco più di un’ora.

Il secondo set è preceduto da un medical timeout per Taylor, che accusa un problema alla coscia sinistra; l’americano rientra e si affida alla prima palla per faticare il meno possibile (14 ace per lui a fine gara). Nessuna palla-break fino al 4-4 ma nel nono gioco ancora una giocata avventata di Norrie regala due chance all’avversario: l’inglese manda infatti in corridoio uno smash a rimbalzo. Il mancino brit reagisce bene ma concede una terza opportunità a Fritz, che conquista il break e poco dopo chiude il set.

J. Pegula/T. Fritz K. Boulter/N. Skupski 1-6 7-6(4) 10-7

Alla fine, la coppia americana vince la sfida di doppio, ristabilendo in extremis i diritti della classifica individuale. I due top ten Pegula e Fritz si lasciano travolgere sulla seconda di servizio e non riescono a difendere i turni di battuta, regalando ai combattivi Boulter e Skupski il primo parziale composto da sette giochi.

I britannici trovano il break anche nel terzo gioco del secondo set con un Fritz distratto a rete, ma lo rendono immediatamente. I due favoriti ripartono con umiltà, capendo che solo attraverso un altro atteggiamento potrà passare la vittoria contro due rivali più deboli ma molto motivati. Non ci saranno più eccezioni alla regola del servizio ma gli yankee dovranno annullare ancora tre palle-break prima dell’approdo allo shootout, durante il quale alcuni strafalcioni inglesi indirizzeranno il risultato.

Skupski in particolare sul 3-5 indirizzerà un facile smash in corridoio, errore che offre tre setpoint ai rivali, il secondo dei quali è decisivo. Il long tie-break vede la squadra europea portarsi sul 3-1 con il maschietto del team che si riscatta alla schiacciata. Dopo il giro di campo sul 4-2 gli americani si aggiudicano cinque punti, con Fritz finalmente protagonista con un passante di dritto che quasi travolge Boulter, una volée e due servizi vincenti.

Gli europei si difendono alla battuta ma non scalfiscono più il servizio avversario e un colpo di volo in rete di Boulter scrive il 10-7 finale. Il passaggio ai quarti è rimandato alla sfida tra USA e Australia: per vincere il raggruppamento ai primi basterà anche perdere per 2-1 mantenendo il vantaggio nella differenza set.

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