United Cup, Germania-Polonia 1-1: Swiatek facile su Kerber, uno Zverev strepitoso rimonta Hurkacz

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United Cup, Germania-Polonia 1-1: Swiatek facile su Kerber, uno Zverev strepitoso rimonta Hurkacz

L’impresa dell’acciaccato ed eroico tedesco rimanda tutto al doppio misto

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Alexander Zverev– United Cup 2024 (foto via Twitter @UnitedCupTennis)
 

I. Swiatek b. A. Kerber 6-3 6-0

Match senza dubbio suggestivo quello tra l’attuale monarca della classifica WTA e la tedesca che ha toccato il vertice del ranking nel 2016 e nel 2017. Era però difficile aspettarsi un risultato troppo diverso da quello maturato nei settantuno minuti di durata del primo singolare della finale di United Cup in scena domenica a Sydney. Angelique Kerber, al rientro dopo un anno e mezzo dedicato alla sua prima figlia Liana, ha mostrato di poter tenere il campo e di saper scegliere il momento giusto per contrattaccare, anche di fronte alla numero uno del mondo.

Troppi però sono stati gli errori, di rimbalzo come di volo, segno che il timing, oltre che la preparazione atletica, va ancora ricercato e perfezionato. Il valore della rivale odierna ovviamente ha fatto il resto: Swiatek ha condotto il proprio percorso di avvicinamento a Melbourne cedendo solo un set, con Garcia in semifinale, e rimontando con un netto 6-1 6-1; ha superato con facilità due top 15 come Zheng e Haddad Maia e si propone come prima favorita a Melbourne, torneo che nel 2023 l’ha vista uscire negli ottavi di finale con Rybakina.

Nel match odierno la tedesca è stata brava a tenere fino al 3-3 del primo set, dopo aver anche sciupato due palle-break nel quinto gioco. Dopo la prima mezz’ora ha però perso l’iniziativa e l’assoluta sicurezza con cui la campionessa polacca ha proseguito la contesa ne ha spento le residue velleità: nove game consecutivi per Iga hanno posto fine all’incontro. Calorosa la stretta di mano tra le due tenniste: per Kerber la soddisfazione di un rientro all’agonismo baciato anche da una vittoria, contro Tomljanovic.

A. Zverev b. H. Hurkacz 6-7(3) 7-6(6) 6-4

Impresa clamorosa di Alexander Zverev, che pur essendo andato a letto alle cinque del mattino dopo la vittoria nel doppio misto contro l’Australia, trionfa in tre set su Hubert Hurkacz al termine di tre ore di tennis spettacolare e dopo aver annullato due matchpoint.

Primo set: equilibrio assoluto, Hurkacz più freddo si aggiudica il tie-break

L’esigenza del tennista di Amburgo, stremato dopo la maratona di sabato notte nel doppio misto, è quella di accorciare gli scambi per poter affrontare senza timori un eventuale allungamento della partita. Hurkacz comincia bene alla battuta e imposta il suo pressing con i due colpi di rimbalzo già ben rodati, ma Zverev non gli è da meno e nei primi sei game riesce ad affacciarsi un paio di volte con profitto nei pressi del net.

Dopo sette game si contano già cinque ace e quattro servizi vincenti per il polacco, mentre il tedesco risponde con solo un asso ma con dieci su undici con la prima palla. Sul 4-4 abbiamo il primo momento caldo per chi batte: Zverev gestisce al meglio lo scambio iniziale con il rovescio in cross e ottiene l’errore del rivale. Sullo 0-15 un rally lunghissimo vede il teutonico scendere a rete, disimpegnarsi con qualche impaccio con la demivolée di dritto e offrire il fianco al passante in avanzamento di dritto del polacco.

I problemi alla battuta per il numero nove del ranking si ripropongono grazie alla prova di resilienza di Sasha che si prende il punto iniziale dopo essere stato respinto a fondocampo da un preciso lob e ripartendo con un rovescio lungolinea perfetto. Il tedesco arriva alla palla-break, che non può sfruttare perché la battuta del tennista di Wroclaw torna a cannoneggiare. La soluzione è così rimandata al tie-break.

Lo shootout comincia con cinque punti favorevoli al servizio e Zverev ha qualche rimpianto in quanto due sue ottime soluzioni di volo sono vanificate da altrettante splendide azioni in difesa dell’avversario, che costringe il neo-numero sei del mondo ad acrobazie difficili che gli aprono la strada al passante vincente nel colpo successivo. Un terzo passante vincente di Hurkacz, di dritto a rientrare, segna il primo minibreak, che Zverev “saluta” con un gesto di stizza.

Qualcosa si rompe in lui, che con un errore non forzato di dritto concede il 5-2 al rivale; Hubert gestisce con oculatezza il vantaggio e chiude incassando un altro errore del contendente, in questo caso con il rovescio in cross. Cinquantasei minuti di gioco, una sola palla-break.

Secondo set: Zverev sembra cedere ma non si arrende e si prende il tie-break

Zverev dimostra di poter andare oltre alla frustrazione di un set molto ben giocato e perso all’ultimo sprint e riparte dalla bontà del proprio servizio per tenere a bada Hurkacz. Il tedesco è motivatissimo e sul punteggio di 3-2 sale 15-40 inaugurando i tre punti consecutivi con un rovescio lungolinea appoggiato al vertice delle righe con precisione sbalorditiva.

Il polacco dà una nuova dimostrazione di sicurezza nei propri mezzi ritrovando la prima palla e cancellando la seconda chance di break del rivale con una discesa a rete notevole: Zverev lo costringe a due volée di dritto, compito che Hubert assolve con freddezza e senso del piazzamento.

L’atleta amburghese non trova la strada per il break ma se possibile serve ancora meglio che nella prima frazione, salendo 5-4 con soli due punti lasciati all’avversario. Più ancora che nel set d’apertura è ancora lui a spingere per accorciare gli scambi e solo la strepitosa preparazione atletica di Hurkacz ne neutralizza gli ardori.

Sul 5-4 in suo favore Zverev scappa 0-15 inventandosi un passante di dritto incrociato in chop rarissimo da ammirare tra due giocatori così potenti. Hurkacz risponde con un passante lungolinea di rovescio e con un ace; è il game più divertente della partita e Sasha trova il trenta pari con un nuovo passante di rovescio lungolinea in corsa che costringe lo sfidante ad un vano allungo. Il polacco risolve di nuovo con due botte al servizio e dipana la situazione imbarazzante.

Zverev si prende il 6-5 cedendo un punto dopo una serie di diciotto scambi vinti sulla propria battuta e riparte alla caccia del break decisivo. Il tedesco arriva in ben tre occasioni al setpoint ma Hurkacz si conferma clutch player e obbliga il rivale al secondo tie-break. Non è semplice per Sasha digerire le occasioni mancate e inoltre il suo emulo scappa sul 2-0 con due passanti mirabili, di dritto e poi di rovescio. Il tedesco riesce a non perdere troppo campo ma sul 3-3 manda oltre la riga uno smash a rimbalzo: Zverev contiene la rabbia e sul 4-6 affronta con successo il primo matchpoint con un passante in corsa di dritto in cross strepitoso.

Qui accade la novità: il ventiseienne di Wroclaw commette tre errori consecutivi, gli ultimi due con il dritto, e concede la frazione al tedesco, a volte pasticcione ma gladiatorio e indomito. Un’ora e tredici minuti, nove ace a sei per chi lo ha perso.

Terzo set: aumentano gli errori, Zverev ottiene il primo break del match e vince

Zverev esce dal set con l’esultanza di chi chiede un supplemento di applausi, peraltro meritatissimo. Commovente e stravolto, durante il suo primo turno alla battuta si lascia riprendere da 40-0, entrando per la prima volta nel match ai vantaggi durante un suo game. Il teutonico spinge con ardimento e si difende a rete in maniera sufficientemente efficace, costringendo il rivale all’errore nel passante di rovescio in avanzamento.

Entrambi gli atleti tornano ad appoggiarsi alla battuta, mentre sul 2-2 Alexander comincia a ciondolare nell’andatura; Hurkacz si difende da 0-30 sul 2-2, recupera ma mostra anch’egli qualche segno d’appannamento. Si vedono più errori e più ricerca della soluzione per liberarsi di uno scambio complicato; la consistenza degli appoggi perde di continuità da entrambe le parti.

Il numero nove del mondo soffre di un calo nel numero di ace e in generale di potenza nel servizio: durante il settimo game si giova di un solo punto diretto con la battuta e sbaglia un rovescio lungolinea in corsa che manda il rivale a 15-30. Un dritto inside in del biancorosso sigla il 40-30 ma Zverev compie il capolavoro andando a palla-break con una risposta vincente di dritto in cross che è il vero jolly della sua serata.

Lo scambio seguente termina con un dritto del polacco che il nastro accompagna in corridoio: per la prima volta la regola del servizio si infrange, premiando l’agonismo incrollabile del tedesco. Zverev chiama a raccolta le ultime energie e chiude al decimo gioco: Germania e Polonia sono di nuovo in parità, tutto si decide nel doppio misto.

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