Australian Open: ok Khachanov e Monfils, Humbert batte Goffin. Murray sconfitto: "Può essere l'ultima volta che gioco qui"

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Australian Open: ok Khachanov e Monfils, Humbert batte Goffin. Murray sconfitto: “Può essere l’ultima volta che gioco qui”

Il semifinalista uscente Karen Khachanov rischia ma evita il quinto set contro Altmaier. Vincono anche Eubanks e Zhang, Murray sibillino sul futuro dopo l’eliminazione con Etcheverry

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Andy Murray - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
Andy Murray - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
 

La seconda giornata dell’Australian Open è stata molto proficua per i colori azzurri, con i successi importanti di Musetti, Cobolli e Paolini. È però anche una giornata di sorprese, come testimoniato dal nettissimo KO di Marketa Vondrousova o da quello di Andy Murray, da cui magari ci si poteva attendere anche una sconfitta contro Tomas Martin Etcheverry, ma non con queste proporzioni. Vincono anche Monfils, Eubanks, Zhang, Humbert e Khachanov. Vediamo come sono andati i match.

[30] T. Etcheverry b. A. Murray 6-4 6-2 6-2

Era uno degli incontri più attesi della sessione diurna e, bisogna dirlo, ha un po’ tradito le aspettative. Non è stato un gran match da parte dello scozzese, apparso in difficoltà fisica nonostante avesse dato impressioni ben diverse a Brisbane contro Grigor Dimitrov. Oggi però non c’era quel Murray in campo – nemmeno, evidentemente, quello che ha raggiunto cinque finali all’Australian Open – ma una copia sbiadita che ha lasciato spazio al maggior sprint di Etcheverry. L’argentino, dopo aver conquistato a fatica il primo set (durato 61 minuti), si è immolato via via più spedito verso il traguardo, senza mai più offrire possibilità di break. Nel secondo set il sudamericano ha perso solo due punti con la propria battuta, mentre nel terzo ha trovato due break consecutivi per mettere il punto esclamativo sul successo, giunto conquistando gli ultimi cinque game. Etcheverry si è così imposto 6-4 6-2 6-2, approdando al secondo turno (dove sfiderà Gael Monfils) e privando i nostalgici di un possibile terzo turno tra il britannico e Novak Djokovic. E al termine del match Murray pare avere le idee chiare: è possibile che questo sia stato il mio ultimo incontro qui a Melbourne.

G. Monfils b. Y. Hanfmann 6-4 6-3 7-5

Sempre in tre set ha superato il primo turno anche Gael Monfils, che a 37 anni suonati non ha alcuna intenzione di fermarsi. Bastano due ore e venti al francese per prevalere su Yannick Hanfmannn, una ventina di minuti in meno rispetto a quanto impiegato per vincere da Etcheverry – suo prossimo avversario – nonostante un punteggio ben più combattuto. Escludendo uno scambio di favori ad inizio partita, infatti, sono stati soltanto tre break a decidere l’incontro, tutti arrivati in situazioni cruciali in favore del francese. Il primo e il terzo alla fine dei rispettivi set, mentre il secondo a metà, permettendo così a Monfils di prendere il largo. Buonissima prestazione al servizio per il transalpino, con 16 ace e il 73% di punti vinti con la prima, oltre ad un curioso 64% di punti vinti con la seconda, percentuale che è la stessa dei punti vinti con la prima da Hanfmann. Il tedesco si arrende così 6-4 6-3 7-5 e, con qualche rimpianto, saluta subito il torneo.

C. Eubanks b. T. Daniel 6-4 6-2 6-3

Piuttosto netta anche l’affermazione di Chris Eubanks, che ha concesso solamente una palla break in tutta la partita a Taro Daniel (comunque annullata), mantenendo percentuali importanti al servizio nel corso del match. 9 ace, 78% di prime in campo e 88% di punti con la prima sono decisamente un ottimo bottino per lo statunitense, che nel primo parziale ha lasciato per strada appena due punti al servizio, trovando poi il break a fine set alle primissime chance utili. La palla break a favore di Daniel è arrivata ad inizio secondo, ma il giapponese non è riuscito a sfruttarla e, dopo aver tenuto due volte di fila la battuta a zero, ha subito break prima nel sesto e poi nell’ottavo gioco della seconda frazione. Epilogo simile anche nel terzo, con Eubanks subito scappato sul 3-0 e bravo poi a difendere il vantaggio fino in fondo. In un’ora e quaranta circa il n°34 del mondo – uno dei primi turni più pericolosi visto che non era testa di serie – chiude 6-4 6-2 6-3, prenotando una super sfida contro il n°5 del tabellone Andrey Rublev.

Z. Zhang b. F. Coria 6-4 7-6(3) 7-6(5)

Potrà anche sembrare strano, ma sono alla fine poche le sfide della giornata conclusesi in tre set, pur essendo quasi tutte raccolte in questo articolo. Tra queste c’è anche da registrare il successo di Zhizhen Zhang su Federico Coria, in un incontro tuttavia, estremamente lottato e in cui, almeno nei primi due set, il servizio non è stato un fattore. Nel primo parziale il cinese è subito partito forte, portandosi sul 3-0, quindi dopo una fase di equilibrio ha perso il vantaggio al servizio per chiudere il set, riprendendoselo però in un attimo e mettendo le mani sulla prima frazione. Due break per parte nel secondo set, con Coria che si è fatto riprendere altrettante volte, la seconda delle quali sul 6-5 e servizio, crollando poco dopo al tie-break, decisivo anche per decidere il terzo parziale. In un set questa volta senza neanche l’ombra di una palla break, il tie-break era l’unica soluzione per sciogliere i conti e, ancora una volta, se l’è portato a casa Zhang, che in due ore e mezza ha chiuso 6-4 7-6(3) 7-6(5). Per lui al secondo turno ci sarà la testa di serie n°21 Ugo Humbert, che non senza qualche difficoltà ha avuto la meglio sul qualificato belga David Goffin, sconfitto 6-2 7-5 5-7 6-3 in tre ore.

[15] K. Khachanov b. D. Altmaier 5-7 6-3 7-6(5) 7-6(3)

Una partita non terminata in tre set ce l’hanno regalata Karen Khachanov e Daniel Altmaier, partito decisamente meglio ma via via smarritosi lungo la strada. Il tedesco si è complessivamente espresso meglio nel primo set, rimanendo sempre attaccato nel punteggio e conquistando gli ultimi tre game del parziale, grazie ad un break cruciale conseguito nell’undicesimo gioco. La risposta di Khachanov non si è fatta attendere, con l’allungo nel quarto gioco della seconda frazione, poi mantenuto fino alla fine. Per decidere terzo e quarto set sono invece stati necessari due tie-break, entrambi poi vinti dal n°15 del tabellone e semifinalista uscente. In entrambi i parziali ci sono stati due break e contro-break immediati, ma è soprattutto nel quarto set che Altmaier ha di che recriminare, avendo servito per portare la partita al quinto, pur senza successo. Nei tie-break in totale sono stati sei i mini-break in favore del russo, troppi per Altmaier per pensare di poter indirizzare diversamente l’incontro. Khachanov trionfa così col punteggio di 5-7 6-3 7-6(5) 7-6(3): al secondo turno per lui c’è il qualificato statunitense Kovacevic.

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