Australian Open: Medvedev doma Borges, Hurkacz ferma Cazaux. Il quarto è servito - Pagina 2 di 2

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Australian Open: Medvedev doma Borges, Hurkacz ferma Cazaux. Il quarto è servito

Il portoghese interrompe il suo cammino nel primo Slam della stagione al cospetto di Medvedev. Per il russo ora c’è Hubi, che chiude la favola del francese in tre set

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Hubert Hurkacz - Australian Open 2024 (X @AustralianOpen)
Hubert Hurkacz - Australian Open 2024 (X @AustralianOpen)
 

D. Medvedev [3] b. N. Borges 6-3 7-6 (4) 5-7 6-1 (Fabio Barera)

Primo Set: Borges tenta di snaturarsi ma la ragnatela di Medvedev è micidiale

Per i primi cinque games i servizi sono perfetti, concedendo 8 punti alle ribattute ma senza neanche far vedere l’ombra di una palla break. Sul 3-2 Medvedev e con Borges impegnato nel turno con il fondamentale d’inizio gioco, il russo rimonta dal 30-15 e dopo 10 punti ai vantaggi, alla prima occasione in assoluto della partita, rompe l’equilibrio (4-2). Rapidamente a zero, Daniil conferma e allunga sul 5-2. A quel punto la testa di serie n. 3 lascia andare completamente i colpi nel successivo round di risposta, guadagnandosi così già un set point ma il portoghese non ci sta e ad oltranza si salva prolungando la frazione (5-3). Alla fine il moscovita necessita di altri tre set ball prima di vincere il set, tuttavia la sostanza non cambia: 6-3 Russia in 37 minuti. Parziale velocissimo nella sua durata, grazie alle ottime percentuali in battuta fatte registrare da entrambi. Nuno addirittura ha messo dentro l’83% delle prime contro il 61% rivale, ma rispetto al campione dello US Open 2021 il n. 1 di Portogallo ne ha trasformate meno: 63% (15/24) a fronte del 70% dell’orso russo.

Partita finora sviluppata soprattutto sui binari degli scambi prolungati, anche se il n. 69 ATP sta cercando appena ne ha l’occasione di venire avanti per sottrarsi alla ragnatela di Medvedev che altrimenti mettendosi sui teloni può far partire il suo controllo mentale sul match nel ridare sempre una palla in più che finisce inevitabilmente per sfiancare chi c’è dall’altra parte della rete. Il finalista NCAA 2019, andando al succo della vicenda, perde in fin dei conti il set per colpa di un unico passaggio a vuoto. Soluzione tattica ricercata correttamente dal secondo portoghese di sempre agli ottavi Slam, dopo Joao Sousa, sinora è quella di attaccare e prendere campo abbinata all’uso della smorzata proprio per sfruttare la posizione arretrata del 27enne di Mosca: tentando perciò di pizzicare la copertura verticale del campo di Daniil, certamente meno spiccata di quella mostruosa a livello orizzontale. Ciononostante, nel game in cui subisce il break decisivo il 26enne di Maia commette un sanguinoso errore su una comoda volée sopra la rete che cambia l’inerzia del gioco in questione dall’iniziale vantaggio in suo favore.

Difatti stiamo parlando di un giocatore che fa tutto abbastanza bene, ha un buonissimo equilibrio tra dritto e rovescio, serve in maniera ottimale ma si tratta pur sempre di un tennista solido da fondocampo; non certo di uno in grado di brillare nella proiezione offensiva.

Secondo Set: Medvedev approfitta di un Borges meno preciso al servizio

Medvedev continua a mostrare la sua bestiale tenuta psicologica, si arriva a metà secondo set sul pari tre con il russo ad aver concesso appena 12 punti totali in battuta: il portoghese al massimo è giunto ai vantaggi in risposta solamente in una circostanza, nel nono game della prima frazione in cui Danill ha servito per chiudere la prima partita. Borges soffre maggiormente al servizio in questa ripresa agonistica, non offre palla break solamente nel suo primo turno in battuta del set. Ne concede invece una nel terzo e ben tre nel quinto game, ma a meno di un passo dallo strappo sale sempre in cattedra il colpo migliore di Nuno: ossia l’inside-out dal centro del campo di dritto, una sentenza del nativo di Maia. Tuttavia sono salvataggi vani: nel sempre dirimente settimo atto, il secondo scippo russo perpetrato ai danni del servizio portoghese è realtà. Quando il n. 3 del mondo si sta preparando al doppio set di vantaggio ecco che arriva l’immediato contro-break del suo dirimpettaio, abile ad incidere in risposta. Giunti al tie break il primo a provare l’allungo è proprio il lusitano, che trova un angolo stretto di rovescio e poi chiude il punto sorprendendo Daniil in contropiede: tentativo vano e annullato immediatamente da un errore in uscita dal servizio e da un doppio fallo, che riportano avanti il classe 1996, il quale poi chiude al primo set point a sua disposizione.

Terzo Set: Borges annulla due match point a Medvedev e rientra in partita

Parte subito in salita il terzo set di Daniil Medvedev, costretto prima a recuperare da uno 0-30 costruito da Nuno Borges grazie a due risposte micidiali di rovescio e poi ad annullare una palla break. Il russo fatica più del dovuto anche perché dall’altra parte trova un avversario che mai era stato così in forma e, bisogna dire, anche molto fortunato (la rete gli è stata amica in più di un’occasione), e alla fine subisce il break. Come spesso accaduto nel corso del match il ribaltamento di fronte è immediato e non tarda ad arrivare il contro-break del n. 3 del mondo.

Il classe 1997 diventa sempre più falloso ed ecco che arriva anche il tentativo di allungo di Daniil, confermato poi nel proprio turno di battuta. Quando però si trova a servire per il match, la testa di serie n. 3 del seeding non riesce a chiudere i conti e subisce il contro-break, seppur tardivo, del suo avversario, che poi annulla magistralmente due match point. Nell’11° game il russo mette in campo tutto, dal doppio fallo all’ace fino allo strettino di rovescio (oltre ad un dialogo con il suo angolo) e, ancora una volta in questo parziale, perde il servizio, mentre Borges non si lascia scappare l’occasione e chiude i conti del terzo set.

Quarto Set: Medvedev trova consistenza al servizio e vola ai quarti

Il modo in cui è finito il terzo parziale, con due match point non sfruttati, poteva influire dal punto di vista mentale sulla tenuta di Daniil Medvedev che, però, non sembra averne minimamente risentito. Dopo aver tenuto il servizio in apertura il russo piazza immediatamente il break, anche aiutato dagli errori di un incostante Nuno Borges, e si porta sul 3-0, mettendo già un bel gap tra sé e il suo avversario. Il n. 3 del mondo trova finalmente una buona percentuale di prime, servendo sopra all’80% (primo set sopra il 60 in questo match), mentre dall’altra parte il lusitano sembra essersi inceppato ed ecco che arriva anche il secondo break. Questa volta Daniil non si fa sorprendere come nel parziale precedente e chiude i conti dopo più di 3h di gioco. Ai quarti se la vedrà con il vincente tra Arthur Cazaux e Hubert Hurkacz.

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