S. Errani b. [2] T. Maria 6-0 6-1
Difficile raccontare quanto visto oggi pomeriggio al Transylvania Open tra le due atlete classe 1987 Sara Errani e Tatjana Maria. La più giovane (Sara nasce ad aprile, Tatjana in agosto) manda in campo una versione pesantemente annacquata della giocatrice dal tennis leggero ed estroso che ha saputo toccare il proprio personal best sulla sedia numero 42 solo un mese fa, capace solo di arrancare e di proporre i suoi colpi tagliati ma per l’occasione innocui perché portati senza costrutto e senza pensiero.
Dall’altra parte della rete la più anziana è invece un monumento alla passione e alla volontà di giocare non per trascinarsi e racimolare qualche decina di migliaia di dollari, ma per testimoniare la propria serietà nel preparare l’evento e onorare la carriera il pubblico pagante. Il 6-0 6-1, incredibile di per sé, apparirà il tipo di risultato più giusto per quanto le due rivali hanno saputo mettere in campo. Bravissima la nostra portacolori che dopo aver superato il primo turno ora si proietta nei quarti di finale della manifestazione, risultato che le mancava dal luglio di tre anni fa ad Amburgo: la sua avversaria sarà Osorio o Karolina Pliskova.
Il match
Sara si adatta subito ai ritmi compassati della tedesca, contrando senza affanno i colpi slice in rovescio ma anche con il dritto della testa di serie numero due; Maria non prova nemmeno ad assumere un atteggiamento aggressivo in risposta, nonostante il servizio di Errani non sia davvero il colpo migliore dell’italiana. Accade così che i colpi dell’atleta teutonica non siano quasi mai profondi e che quando si tratta di definire lo scambio in tocco Sara abbia quasi sempre buon gioco.
Maria non è forse in perfetta condizione perché spesso non perde tempo nello scegliere il colpo per approcciare la rete, consentendo all’azzurra di passare abbastanza facilmente. Sara viceversa si muove benissimo, fa ripartire il gioco con puntualità se viene attaccata e dispone di fondamentali più solidi. Inoltre, come detto, sa ancora accarezzare la pallina con maestria.
Il primo set dura sei giochi, che Sarita incamera senza battere ciglio in ventotto minuti: nemmeno un punto ceduto alla battuta! Maria serve solo il 56% di prime palle e riesce a fare match pari solo nel sesto game, quando in sedici punti si procura quattro palle per l’1-5 ma viene infilata dai passanti della ex-numero cinque del mondo, sempre sicura in contrattacco. Errani centra il successo nel set al terzo setball.
Il secondo parziale comincia con il settimo game consecutivo all’attivo per Sara, che però concede i primi due punti in battuta. Poco male perché Maria è sempre più evanescente e sciagurata nel selezionare le palline da spingere e si fa togliere la battuta per la quarta volta consecutiva; la sua resistenza si limita ormai solo al colpo tagliato e a qualche rovescio incrociato in drop, tanto bello quanto raro fiore in un ammasso di errori. Errani sale 5-0 senza trovare resistenza e potrebbe chiudere la sfida ancora al sesto game quando arriva a due punti dal match con una bella volée di rovescio.
L’italiana non va però oltre e Maria fa suo il primo game della sua partita rispolverando antiche sensibilità presso il net. Errani rischia qualcosa nel game successivo concedendo una palla-break, ma si riprende e vince mandando a vuoto un tentativo di smash di Maria.
