ATP Buenos Aires, impresa per Diaz Acosta: da wild card a primo titolo. Battuto Jarry

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ATP Buenos Aires, impresa per Diaz Acosta: da wild card a primo titolo. Battuto Jarry

L’argentino raggiunge il suo best ranking al numero 59: è la terza wild card ad arrivare in finale e la seconda a vincere un titolo a Buenos Aires

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Facundo Diaz Acosta – ATP Buenos Aires 2024 (foto via Twitter @ArgentinaOpen)
 

[WC] F. Diaz Acosta b. [3] N. Jarry 6-3 6-4

Carlos Alcaraz doveva essere il principale favorito nel torneo IEB+ Argentina Open di Buenos Aires (ATP 250), cosi come Nicolas Jarry (numero 21 del ranking ATP) avrebbe dovuto essere il vincitore di questa finale, visti i precedenti match tra i due giocatori. Tra l’argentino e il cileno oltre questa finale, ci sono stati tre precedenti nei quali è sempre stato il giocatore di Santiago ad avere la meglio in tre set. Sempre partite combattute, a partire dal challenger di Santiago 2 nel 2021, per andare poi al torneo di Luedenscheid nel 2022 ed infine nelle qualificazione dello US Open dello stesso anno. 

Le cose sono andate diversamente e il 23enne Facundo Diaz Acosta è riuscito ad imporsi in questa finale, vincendo in due set con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 46 minuti. L’argentino partito dalla classifica numero 95 e con questa vittoria salito alla 59, per ora sta dimostrando di essere un giocatore di ottimo livello e questa finale ne è un esempio lampante. Qui a Buenos Aires si è presentato alla sua prima finale in carriera dopo una settimana incredibile nella quale non ha perso nemmeno un set ed è diventato la terza wild card in finale nel torneo dopo Mariano Puerta nel 2005 e David Ferrer nel 2014, unico dei due a vincere poi il titolo. È un periodo molto ispirato per il mancino di Buenos Aires, sottolineato dai quarti di finale a Cordoba ed ha un’ottima prestazione, nonostante la sconfitta, all’Australian Open dove ha perso in cinque set contro Taylor Fritz. 

Dall’altra parte della rete però, il cileno Nicolas Jarry è un tennista che sulla terra sa giocare bene e su questa superficie è stato già capace di vincere 3 titoli ATP. Per arrivare in finale ha dovuto eliminare giocatori di spessore, come Stan Wawrinka, l’argentino Etcheverry ma soprattuto Carlos Alcaraz in semifinale. Un giocatore che sulla carta si presenta come solido e consistente, capace di fare la differenza in occasioni importanti come queste.

PRIMO SET: l’argentino parte bene

Subito partenza difficile per il campione di casa che deve affrontare ed eliminare tre palle break in avvio di partita. Il suo avversario è molto aggressivo da fondo campo e quando riesce a mettere i piedi davanti alla linea di fondo, toglie fiato e tempo con i suoi colpi potenti costringendo l’argentino a remare lontano dal campo per riuscire a rimanere a galla.
Nel quarto game l’idolo di casa riesce ad arrivare a palla break e grazie all’aiuto del suo avversario che gli concede un doppio fallo, il mancino argentino si porta avanti nel punteggio concretizzando nel turno successivo al servizio (4-1). Il tennista cileno diventa falloso in finale di parziale, mentre Acosta è preciso e imposta la velocità di crociera nei colpi. Con l’aiuto del pubblico e dopo 39 minuti, Facundo chiude il primo set con una splendida palla corta di dritto, con il punteggio di 6-3. 

SECONDO SET: Jarry lotta ma Facundo Diaz non molla 

Facundo Diaz Acosta diventa inarrestabile e, in avvio del secondo set, riesce a strappare il servizio al suo avversario. Il tennista argentino è ispirato ad ogni colpo, gli riesce tutto ed è sorretto dal pubblico che in ogni suo punto fa sentire e valere la propria presenza. Per Jarry le cose sembrano funzionare poco in questa finale e gli errori si sommano ad una tensione vistosa. Nonostante tutto rimane attaccato alla partita e all’inseguimento del suo avversario, riuscendo a procurarsi una doppia opportunità all’ottavo game. Occasioni non concretizzate per un soffio e che fanno volare il numero 87 del mondo ad un passo dal suo primo titolo in carriera (5-3).

Al decimo game non manca la tensione nelle mani di Facundo Diaz che vede annullarsi i suoi primi cinque match point da un avversario che non vuole arrendersi e che riesce anche a procurarsi una palla break, annullata da una prima esterna dell’argentino. Il titolo arriva nelle mani di Facundo Diaz al sesto match point, quando l’argentino riesce sulla sua diagonale di rovescio a tenere lo scambio e a far sbagliare il suo avversario. 

Jacopo Dantona 

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