(a cura di Manuel Ventriglia)

Il tennis italiano ha vissuto giornate migliori. Nell’ATP di Doha non c’è spazio per i sorrisi azzurri con l’uscita di scena all’esordio per entrambi i giocatori impegnati nella competizione. Dopo Lorenzo Sonego, anche Musetti abbandona il Qatar Open ma, ad onore del vero, sono state due partite diverse. Quella del toscano contro Zhizhen Zhang è stata una prova ampiamente al di sotto della sufficienza che ha prodotto un’eliminazione in poco più di un’ora, con un bagel incassato e solo due game portati a casa. È sempre più crisi per il carrarino mentre il cinese affronterà al secondo turno il vincente tra il francese Gael Monfils e l’olandese Botic Van de Zandschulp.

Z.Zheng b. [7] L.Musetti 6-2 6-0

Primo set: Musetti entra male, Zhang va avanti facile

Nessun precedente tra i due e tutto lascerebbe presagire ad una fase interlocutoria, ma Zhang la pensa diversamente. Musetti va al servizio ed è il preambolo all’inizio shock del carrarino. Lorenzo entra malissimo in campo con un atteggiamento a dir poco fiacco, i suoi colpi non trovano profondità lasciando campo libero al cinese che non si lascia pregare per raccogliere i frutti del cattivo ingresso dell’avversario. Nel game d’apertura l’azzurro viene spinto fuori dal campo, il suo dritto in recupero finisce in rete ed è subito costretto a rincorrere. L’asiatico non fa fatica a tenere il servizio ma ani sembra intenzionato a capitalizzare al massimo il momento negativo dell’italiano. Nel secondo gioco alla battuta il n.2 d’Italia è costretto a rifugiare in una buona prima e in un rovescio lungolinea per annullare due palle break, sulla terza non c’è niente da fare complice una seconda molle su cui l’asiatico risponde con un dritto rabbioso. Il doppio break è una zavorra che spinge il toscano ad un moto d’orgoglio quando, nonostante una palla break cancellata da un nastro benevole per il rivale, riesce a strappare il servizio provando a rimettere in sesto il parziale. Proprio quando sembra che la palla della testa di serie numero 7 possa avere un peso maggiore, il numero 47 del ranking lo muove come un tergicristallo prima di beffarlo con la palla corta che vale il terzo break del set a suo favore. Nel gioco successivo non si gioca, con il 6-2 che assume i contorni della formalità.

Secondo set: Musetti impotente, Zhang dilaga e chiude con un bagel

Il cambio campo non giova, la mente di Musetti è troppo offuscata per essere schiarita in una manciata di minuti e il film della partita continua sulla falsa riga del primo tempo. Musetti sembra completamente in bambola con il dritto che continua a far il solletico all’avversario. Zheng risponde colpo su colpo e non sembra inventarsi mirabilie per mettere in difficoltà il toscano che, a tratti, sembra rovinarsi con le sue mani. Due gratuiti in sequenza mettono in condizione l’asiatico di mettersi al comando delle operazioni anche in questo parziale. Il cinese va con il pilota automatico e non ha particolari grattacapi per conservare i propri turni di battuta. Il carrarino sbanda clamorosamente quando perde la misura del dritto e concede l’ennesima palla break. Lo scambio prolungato che concede il 3-0 è l’emblema della partita dell’italiano dove, nonostante i tentativi, annaspi clamorosamente e sia sempre il primo a cedere. Lorenzo stacca completamente la spina e non trova motivazioni per evitare la figuraccia. L’ace di seconda del numero 47 del ranking è la ciliegina sulla torta dell’azzurro che in quel di Doha si è squagliata con troppa facilità. 6-0 in in 28’ e uscita di scena in poco più di un’ora.