Sono ventuno le richieste di rinvio a giudizio, formulate dalla Procura di Vicenza, per il caso giudiziario relativo alle false vaccinazioni Anti COVID: tra gli iscritti nel registro degli indagati, che il sostituto procuratore Gianni Pipeschi ha trasmesso al giudice per l’udienza preliminare, figurano anche i nomi di Camila Giorgi – imputata assieme a tutti i suoi familiari: il padre e coach Sergio, la madre e i due fratelli – e della cantante Madame.
L’accusa per le due “illustri indagate” è di falso ideologico ai danni del Sistema Nazionale Sanitario in quanto, secondo le ricostruzioni, le dirette interessate avrebbero “soltanto” fatto finta di ricevere la dose obbligatoria anti COVID pur di ottenere il green pass. Delle restanti 19 persone coinvolte, va evidenziata la presenza di Erich Volker Goepel: uno dei due medici accusati di aver effettuato le false profilassi, ossia l’illegale rilascio della certificazione verde. Allo stato delle cose, spetterà dunque unicamente al giudice incaricato dell’udienza preliminare decidere se accogliere o meno la richiesta del PM, e quindi dare effettivamente avvio al processo. Fra i reati mossi invece agli altri diciannove indagati accusati, a vario titolo, si riscontrano quelli di corruzione e peculato: quattro di loro tra cui Daniela Grillone Tecioiu, Dottoressa di Giorgi e Madame, e il marito Andrea Giacoppo hanno chiesto di patteggiare la pena.
L’intera vicenda era nata da una segnalazione dell’Azienda Sanitaria veneta Berica – in acronimo ULSS 8 – che aveva individuato una quantità spropositata e perciò sospetta di vaccinazioni eseguite in due studi medici: quello di Vicenza della Dottoressa Grillone Tecioiu e quello di Fara Vicentino del Dottor Goepel. A quel punto erano cominciate le indagini da parte degli investigatori della squadra mobile vicentina, che avevano raccolto diverse intercettazioni ed immagini riguardanti gli studi medici in questione. Successivamente i due camici bianchi furono tratti in arresto, ai domiciliari, ad inizio 2022 salvo poi vedere questa misura cautelare essere definitivamente annullata qualche mese dopo in quanto si appurò che non sussistesse il pericolo di reiterazione del reato.
A differenza di Madame (pseudonimo di Francesca Caleari), che a dicembre 2022 a seguito dell’eco della notizia riguardante l’apertura dell’indagine a suo carico aveva messo a serio rischio la propria partecipazione al Festival di Sanremo, la tennista marchigiana non ha mai rilasciato dichiarazioni in merito ad eccezione di una conferenza stampa in Australia in cui non poté sottrarsi alle domande dei giornalisti presenti a Melbourne: tuttavia, prima di questi ulteriori sviluppi, la sua posizione si era già fortemente aggravata dopo le nuove accuse della dottoressa Grillone.
Ora dunque la patata bollente passa al GUP, Giudice per le Udienze Preliminari, che dovrà sbrogliare la matassa di questo indigesto e spinoso caso giudiziario.