ATP Indian Wells: Musetti carbura col tempo ma regala nel finale. Rune, cinico, approfitta

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ATP Indian Wells: Musetti carbura col tempo ma regala nel finale. Rune, cinico, approfitta

L’azzurro ha faticato nel trovare le misure nel primo parziale. Rune, molto ordinato e aggressivo, ha tenuto spesso in mano il pallino del gioco. Dopo un secondo set più equilibrato, nel tie-break due regali di dritto di Musetti e un ace conclusivo del danese hanno sigillato l’incontro

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Lorenzo Musetti – ATP Indian Wells 2024 (foto Ubitennis)
 

[7] H. Rune b. [26] L. Musetti 6-2 7-6(5)

Ancora troppo altalenante. Purtroppo Lorenzo Musetti ha dovuto cedere – dopo la vittoria al secondo turno su Denis Shapovalov – alla precisione, alla concretezza e all’aggressività di Holger Rune in questo terzo turno del 2024 BNP Paribas Open. Il punteggio racconta un 6-2 7-6(5) per il danese (all’esordio nel torneo) dopo un’ora e trentotto minuti di tennis senza paletti. Non per il fatto che nella rete non ci fossero, ma proprio per il gioco espresso dall’attuale numero 7 al mondo. Troppo per un Musetti non centrato per più di metà match.

Eccessivi errori per il tennista carrarino nella prima fase dell’incontro, dove si è fatto totalmente aggredire dalla potenza dell’avversario. Più equilibrio invece nella seconda frazione ma, al momento di portare i giochi in parità nel tie-break, il toscano si è reso protagonista di due bruttissime soluzioni di dritto che poi, grazie a un ace conclusivo di Rune, hanno segnato la fine dell’incontro. Stesso epilogo, quindi, del match di qualche mese fa al Queen’s, anche se in quell’occasione le opportunità non sfruttate dall’azzurro erano state forse di più.

Il danese guadagna così un posto agli ottavi di finale con tanto di 24 vincenti (Musetti 15), una prova al servizio eccelsa (82% e 71% di realizzazione con prima e seconda di servizio, due palle break annullate su due) e, in generale, un gran tennis che non gli si vedeva da un po’. Al turno dei migliori sedici, per lui o l’idolo di casa Taylor Fritz o l’insidioso e in forma Sebastian Baez.

Primo set: Musetti non trova bene le misure, Rune invece è aggressivo e inespugnabile. Il parziale è agilmente suo

Geometrico Rune in avvio di match. Grazie a colpi precisi e ben calibrati il danese tiene bene il primo turno di battuta e nel secondo gioco mette da subito pressione a Musetti in risposta. Un paio di sbavature azzurre gli regalano infatti il break e con ulteriore controllo, mischiato con la giusta dose di potenza, sale di prepotenza sul 3-0. Il carrarino sembra far fatica nel trovare le misure e commette vari gratuiti nei primi minuti dell’incontro; dopo un quarto d’ora di gioco, però, riesce comunque a portarsi a casa il primo game. Rune continua comunque dritto per la sua strada e grazie a fendenti di dritto impressionanti sale 4-1.

Il pressing del numero 7 ATP asfissia sempre di più Musetti, costretto a difendere sin dai primi scambi di ogni punto. Con personalità, però, il tennista toscano cancella una pericolosa palla del doppio break e rimane a galla nello score. Nessun calo si palesa nel fronte danese dai cui continuano a fioccare eccellenti servizi e, in generale, un tennis di alta scuola. Il giusto mix tra potenza, controllo e sagge scelte tecnico-tattiche. Difficilmente contrastabile. E infatti il set si chiude ancora prima del suo turno di servizio. Eccellenti recuperi – che denotano un ottimo atletismo – a delle smorzate azzurre catapultano Rune al secondo break. Che vuol dire, parziale suo con il punteggio di 6-2 dopo trentacinque minuti. Nel complesso, fino ad ora qualche sbavatura di Musetti è riscontrabile di certo, ma il danese sembra comunque esprimere un tennis di tutt’altra caratura.

Secondo set: Musetti entra in partita, gioca un buon tennis, ma spreca nel finale e Rune si prende l’incontro con un ace

Continua sulla falsa riga della prima frazione l’inizio del secondo parziale. Il 20enne di Genofte è ancora preciso da tutti i lati del campo e nel secondo gioco si procura immediatamente tre palle break consecutive. Musetti non si fa sopraffare questa volta dalle bad vibes e, spingendo bene e con fiducia i fondamentali, cancella una dopo l’altra tutte e tre le chance avversarie. Poco dopo, finalmente Rune accenna a un leggero calo di rendimento commettendo un paio di errori che regalano le prime due opportunità di break all’azzurro. Ma il focus torna in men che non si dica nel tennis del danese, che infila uno dietro l’altro quattro punti consecutivi e si porta avanti 2-1.

Qualche mancanza del finalista degli Internazionali d’Italia consente a Musetti nel quinto game di portarsi sul 15-30. Come al solito, però, Rune torna a svolgere il suo lavoro in maniera egregia e senza dare speranze allo sfidante continua a mantenere il timone del parziale con mani salde. L’incontro si fa con il passare dei minuti sempre più equilibrato, con un Rune costantemente in rampa di lancio ma, dall’altro lato del campo, anche con un Musetti entrato decisamente in partita. Si segue la regola dei servizi nel campo 1 del Tennis Garden di Indian Wells, dove entrambi risultano ora molto solidi in battuta senza concedere più di tanto. E dunque, si arriva senza troppi impedimenti al tie-break.

Qui Musetti parte con il piede giusto portandosi sul 2-0 grazie anche a un’ottima accelerazione vincente di dritto. Rune contraccambia subito dopo giocando un tennis molto ordinato che gli permette di sorpassare l’azzurro nello score; ma un ace dell’italiano rimette i giochi in parità e fa cambiare campo a entrambi sul punteggio di 3-3. Poi, uno smash sbagliato a rete di Rune consente a Musetti di ottenere un prezioso mini-break e di avanzare sul 5-4 con due servizi a disposizione. Due bruttissimi errori con il dritto, però, consegnano il match point al numero 7 al mondo, che con un ace finale da campione chiude la pratica in un’ora e trentotto minuti. Il punteggio recita un convincente 6-2 7-6(5) al suo esordio quest’anno a Indian Wells. Agli ottavi, per lui, o il numero 1 americano Taylor Fritz – campione in California nel 2022 – o il recente vincitore di Rio e Santiago, l’argentino Sebastian Baez.

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