Dopo aver annunciato il ritiro dal tennis professionistico a soli 24 anni Mikael Ymer è tornato a far discutere sul suo profilo X, denunciando un presunto comportamento dell’ITF nei confronti di un tennista che lo svedese non nomina: “Un altro giocatore nei primi 40 del mondo si è assentato per tre volte ai controlli antidoping e non è successo nulla – è stata l’affermazione di Ymer – Ha sostenuto che il telefono del suo hotel era guasto e per questo non avrebbe risposto alle chiamate, ma in quel caso non è stata ravvisata alcuna negligenza. Sono felice che non abbia dovuto affrontare questo problema, ma non possono dirmi che non sia una questione di razza”. Nel luglio dello scorso anno, lo svedese era stato condannato dal TAS di Losanna a 18 mesi di squalifica proprio per aver mancato l’appuntamento con tre test anti-doping; infrazione che, ai suoi occhi, non gli sarebbe stata perdonata per ragioni razziali. In ogni caso, dopo aver pubblicato i post, Ymer ha cancellato il suo account. Dunque l’ex n.50 ATP potrebbe essersi pentito dell’esternazione fatta. Resta la sgradevolezza dell’intera vicenda, che ha portato al ritiro di un giocatore di soli 24 anni.