WTA Rouen: la finale sarà Stephens-Linette. Chi romperà per prima il proprio digiuno di vittorie?

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WTA Rouen: la finale sarà Stephens-Linette. Chi romperà per prima il proprio digiuno di vittorie?

Eliminate Garcia e Kalinina, devono spezzare i rispettivi tabù, di 2 e 4 anni, in termini di vittorie. L’americana avanti 3-0 nei precedenti

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Sloane Stephens - Rouen 2024 (foto X @RouenOpen)
 

Sarà una finale quantomeno sorprendente quella dell’Open Rouen Métropole, WTA 250 che si gioca sulla terra coperta della città francese. Avrebbe potuto essere il torneo della padrona di casa Caroline Garcia, o della finalista uscente del Masters 1000 di Roma Anhelina Kalinina. Ad averla spuntata nelle due semifinali, la seconda molto più a senso unico di quanto non suggerisca il risultato, sono state invece Sloane Stephens e Magda Linette, che si affronteranno per la quarta volta in carriera, prima però in una finale. I precedenti sono 3-0 a favore dell’americana. Le due però non hanno mai avuto neanche trascorsi sulla terra, dunque si prospetta una finale di difficile lettura, con l’occasione per la polacca di vincere un titolo che manca da 4 anni, e affermarsi per la prima volta sul rosso. Per Stephens c’è invece quella di tornare a poco più di 100 punti dalla top 30 e avere buone chance di partire come testa di serie al Roland Garros.

[6] S. Stephens b. [2] C. Garcia 6-3 6-2

Molti problemi al servizio in avvio per entrambe le giocatrici, poche prime da ambo le parti. Da fondo sembra far un po’ più male Stephens, ma spesso perde il controllo del dritto, sciupando così un break conquistato quasi subito con una buona mano di Garcia, meno varia del solito e non sempre convintissima all’impatto con la palla. L’equilibrio è però di breve durata, con la francese che continua ad accusare difficoltà alla battuta che si riflettono anche nello scambio. Tanti errori e colpi meno puliti del solito permettono alla tds n.6 di tornare avanti di un break che risulterà poi decisivo nel conquistare un primo parziale con un po’ di ritrovata qualità nel finale ma con troppi passaggi a vuoto.

Il secondo parziale prosegue lo sceneggiato del primo, con ancora break quasi immediato per Stephens, che dirige le operazioni con il dritto. A risaltare è una francese quanto mai opaca, incapace di anticipare il colpo, e che quasi rischia subito il doppio break. L’essersi salvata rinvigorisce il pubblico di casa… ma non basta a rianimare una giocatrice in realtà già con la testa negli spogliatoi, come mostrano ultimi game quasi non giocati, e il doppio break omaggiato all’americana. Al netto però dei (tanti) demeriti della tds n.2 va sottolineata la grandissima prestazione di Stephens, che dopo un inizio servito per trovare confidenza ha picchiato benissimo da fondo mostrando anche ottimi colpi in difesa, riuscendo a rendere anche lungo lo scambio e difficile mantenere la calma per sua avversaria. Vittoria meritata dunque per Sloane, che trova l’undicesima finale della carriera (7-3), terza sulla terra dopo Charleston 2016 e Roland Garros 2018. Ma soprattutto la prima da Guadalajara nel febbraio 2022. Affronterà

M. Linette b. [3] A. Kalinina 6-1 4-6 6-2

L’inizio del match sorride a Linette, molto aggressiva, capace di strappare quasi istantaneamente il servizio all’ucraina. Un po’ contratta invece Kalinina, con qualche errore di troppo che non le permette di tenere un costanza nello scambio e di trovare il ritmo partita. Per sua sfortuna questa condizione dura per tutto il primo set, dovuta anche ad un’incidenza del servizio quasi nulla, che la polacca sfrutta per prendere il largo soprattutto nei game di risposta. Il secondo set vede una Kalinina molto più precisa, che riesce a dire la sua soprattutto sul lato del rovescio, rimanendo a galla e trovando anche la prima palla break dopo averne cancellata una alla n.60 al mondo, a tratti meno precisa e più incline a qualche errore.

Il non sfruttare le occasioni, dato che arriva anche un’altra palla break per l’ucraina, alla lunga porta a pagare dazio. E così, nel settimo game, stuzzicando con successo un po’ di più il proprio rovescio, Linette ottiene il vantaggio anche nel secondo set. Proprio però il lato sinistro permette a Kalinina di piazzare un immediato rientro che si trasforma dopo poco nella vittoria del parziale, giocato a ritmi molto alti che non sempre la polacca ha retto. Nel terzo set torna però Linette fare la partita, non disdegnando di andare anche a prendersi il punto in avanzamento, tenendo saldamente in mano lo scambio da fondo grazie al dritto. Arrivano infatti due break e un 4-1 pesante che sa di resa definitiva per una Kalinina che ha avuto più uno scatto d’orgoglio che un rientro vero e proprio nel secondo parziale. Si tratta infatti dello strappo decisivo, con Linette che va a chiudere poco dopo con un ennesimo positivo game al servizio, la vera arma in più in relazione a quanto poco abbia aiutato la tds n.3. Per la polacca dunque settima finale in carriera (2-4), sperando di ritrovare un titolo che manca da Hua Hin 2020.

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