Da Ginevra, il nostro corrispondente Pietro Iallonardo
Sorteggiato il tabellone, si appresta ad iniziare la nona edizione del Gonet Geneva Open sotto una nuova gestione, torneo ATP 250 che rappresenta una storica tappa del circuito professionistico presente già dal 1980 al 1991. Torneo che ha subito un’interruzione dal 1991 al 2015 quando fu poi rilanciato da Rainer Schüttler e Ion Tiriac nella forma attuale. L’evento tennistico svizzero più importante dopo il torneo di Basilea ha visto tra i suoi storici vincitori giocatori come Bjorn Borg, Matts Wilander, Thomas Muster e, in tempi più recenti, ben due edizioni sono state vinte da un idolo di casa come Stan Wawrinka, mentre quest’anno potrebbe fregiarsi del nome di Novak Djokovic, beneficiario di una wild card last minute.
Il torneo – le cui qualificazioni iniziano sabato 18 maggio, con l’italiano Mager sorteggiato contro Goffin – si svolgerà al Tennis Club de Genève -Eaux Vives, in un contesto a dir poco spettacolare in un parco magnifico a bordo lago e in pieno centro di Ginevra.
La lista dei giocatori iscritti quest’anno conta ben 5 giocatori top 20. Come sempre ben nutrita la presenza degli statunitensi con Taylor Fritz, e Ben Shelton, invece non è presente il vincitore della scorsa edizione, il cileno Nicolas Jarry che si impose in finale su Grigor Dimitrov 7-6 6-1, e che ora è ancora in corsa negli Internazionali d’Italia. Il tabellone principale già compilato è arricchito con gli inviti degi organizzatori assegnati anche ad Andy Murray e Denis Shapovalov. Per quanto riguarda gli italiani solo Flavio Cobolli presente.
Abbiamo avuto il piacere, a pochi giorni dall’avvio, di parlare con Thierry Grin, direttore del torneo dal 2015 e che ringraziamo per la sua disponibilità in questi giorni densi di impegni. Thierry ha giocato nel circuito professionistico fino a raggiungere la posizione 402 in singolare e con presenza nella nazionale Svizzera nel 1992 a fianco di Jacob Hlasek e Claudio Mezzadri. Thierry ci ricorda che a soli 16 anni partecipò all’Open di Ginevra dove in un primo turno molto difficile fu sconfitto dall’americano Aaron Krickstein, edizione poi vinta dal ceco Tomas Smid.
Come ci descriveresti l’organizzazione del torneo?
Thierry Grin: Ad oggi l’impegno per organizzare questo torneo si puo’ considerare su tutto l’anno, con tre/quattro persone dell’organizzazione impegnate full time, con grosso carico di lavoro direttamente sulle spalle di Rainer Schuttler e Gérard Saubanian oltre che dello stesso direttore. Da non dimenticare l’apporto essenziale di circa 200 persone impegnate a titolo benefico durante lo svolgimento del torneo.
Prospettive per il futuro? C’è la possibilità di puntare a diventare un ATP 500?
Thierry Grin: Mantenersi come tappa di riferimento per i giocatori in preparazione per il Roland Garros, ma da escludersi un evoluzione in senso ATP 500 visto il calendario attuale. La crescita è da considerarsi inoltre nella presenza dei giocatori passati ora a 16 top 50 presenti quest’anno contro gli 11 dell’edizione passata di cui 8 in top 25.
I fattori di successo di questo Torneo?
Thierry Grin : Una location incantevole su un parco a bordo lago, in un vero Club di Tennis e non una struttura predisposta ad hoc per il torneo. Hotel raggiungibili anche a piedi dal Club e luogo ideale e molto appprezzato anche dalle famiglie e entourage dei giocatori.