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Oltre alla rincorsa al suo primo titolo del Grande Slam sui campi del Bois de Boulogne, in questi giorni Alexander Zverev è impegnato in un’altra importante sfida circa 1300 chilometri più a est: venerdì 31 maggio è infatti iniziato in un’aula del Tribunale di Berlino la causa per lesioni personali nel quale è coinvolto a causa della denuncia sporta dalla sua ex-compagna, Brenda Patea, che è anche la madre di sua figlia Mayla.
L’accusa sostiene che nel corso di un litigio avuto dalla coppia nel maggio del 2020 in un appartamento in affitto a Berlino, Zverev avrebbe strangolato Patea con entrambe le mani per qualche secondo, causandole mancanza di respiro e molto dolore.
Lo scorso ottobre un giudice del Tribunale di Berlino aveva ritenuto Zverev colpevole del fatto condannandolo a una multa di €450.000, in una procedura che secondo la legge tedesca può essere applicata quando le prove presentate sono giudicate sufficienti per una condanna senza ascoltare la tesi della difesa. In questi casi, poi, l’accusato ha il diritto di richiedere un processo vero e proprio per presentare la propria versione dei fatti, facoltà di cui Alexander Zverev si è avvalso. E questo processo è iniziato proprio il 31 maggio con la presentazione dei rispettivi casi da parte dell’accusa e della difesa.
L’avvocato di Zverev, Alfred Dierlamm, ha definito i referti medici presentati dall’accusa come “privi di fondamento è contraddittori”, secondo il reporter Jonathan Crane di Deutsche Welle, ed è stato preannunciato che “la difesa produrrà nuove prove e nuovi testimoni che forniranno una versione più oggettiva degli eventi”.
La difesa ha altresì richiesto che le successive udienze del processo si tengano a porte chiuse per proteggere la privacy di Zverev, richiesta questa supportata anche dall’avvocato della presunta vittima, Michael Nitschke. Il giudice dovrebbe comunicare la propria decisione sulla mozione all’inizio della settimana prossima.
Al momento sono state fissate otto date per il processo: 31 maggio, poi il 7, 11, 18 e 21 giugno e quindi il 5, 12 e 19 luglio. Le date sono posizionate in un periodo pieno di competizioni per Zverev, durante il Roland Garros, la stagione sull’erba e Wimbledon. Zverev non deve essere presente di persona al processo e potrà testimoniare in videoconferenza se dovesse essere necessario.
Il tennista tedesco ha sempre mantenuto la propria innocenza e ha scelto di non pagare la multa richiedendo un processo per chiarire la questione.