Bastano solo due set ad Iga Swiatek per superare nel terzo turno Marie Bouzkova, giusto in tempo per spegnere le candeline nel giorno del suo ventitreesimo compleanno. La numero uno al mondo, in verità, è già proiettata all’incontro degli ottavi di finale, dove sfiderà la russa Popatova. Ecco le sue dichiarazioni dopo il match odierno.
D. Ovviamente sei abituata a festeggiare il tuo compleanno in questo torneo, c’è una parte di te che si chiede come sarebbe avere un normale 23° compleanno o un 22° compleanno non impegnato a vincere i Grandi Slam?
Iga Swiatek: “Di solito compio gli anni durante il mio giorno libero. Credo che sia la prima o la seconda volta che compio gli anni quando ho giocato. Penso che, se fossi a casa, mi allenerei comunque, mi eserciterei comunque, vedrei comunque le stesse persone. Forse farei una specie di festa o qualcosa del genere, ma non sono una persona da feste, quindi non ne sono sicura. Di sicuro giocare il giorno del proprio compleanno non è così comodo, ma questo è il lavoro che dobbiamo fare, non possiamo lamentarci”.
D. Chi sono le giocatrici più toste che hai affrontato e perché?
Iga Swiatek: “Beh, penso Elena e Aryna perché loro sono costanti e stanno migliorando con me, credo. Ci sono altre giocatrici ovviamente, ma c’è una certa rivalità tra noi, quindi sì. Credo che Ons sia sempre stata complicata, dovevi pensare davvero in campo e adattarti un po’ di più”.
D. Quanto è difficile resettare dopo una partita così importante e ricca di emozioni per un incontro di secondo turno?
Iga Swiatek: “Ieri non mi sono nemmeno allenata, anche a causa della pioggia. Ho potuto resettare e anche riposare fisicamente perché questa partita è stata sicuramente impegnativa. Mi sono sentito bene oggi. Posso continuare a disputare un torneo solido, anche se ho avuto problemi contro Naomi.”
Abbiamo visto il filmato di te che piangi dopo l’incontro con Naomi, si trova sui social media. Può spiegare di che tipo di pianto si tratta? Puoi parlarne un po’?
Iga Swiatek: “Beh, sono solo sopraffatta dalle emozioni. Onestamente pensavo che sarei andata fuori dal torneo. Anche se ho sentito qualcosa in campo, mi ha colpito dopo. Ero contenta di aver vinto, ma mi sentivo ancora che ero davvero al limite. Quindi, sì, ho pianto.”
D. Quando non giochi, quanto tennis guardi?
Iga Swiatek: ”Non guardo nulla. Onestamente non ho molto tempo al di fuori dei tornei se gioco bene, e se non gioco bene non voglio guardare perché sono un po’ gelosa degli altri giocatori che partecipano al torneo. Quindi, sì, non guardo molto il tennis, ma se non giocassi, lo guarderei. Non sto facendo cattiva pubblicità al nostro sport, è un gioco fantastico, ma, onestamente, ne ho abbastanza quando gioco; quindi, non sento il bisogno di aggiungerne altro”.
Pietro Sanò