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Per molti anni, Novak Djokovic ha evitato la maggior parte degli infortuni che spesso affliggono i grandi atleti di tutti i tempi, per non parlare dei tennisti di mezza età. Per la prima volta, al Roland Garros, il serbo non più numero 1 del mondo, ha subito un grave infortunio alla parte inferiore del corpo.
Lunedì sera, dopo un’altra delle sue miracolose rimonte contro Francisco Cerundolo, Djokovic ha dichiarato di aver già avvertito un forte fastidio al ginocchio destro da diverse settimane. Non un dolore grave, ma un fastidio che credeva di poter gestire perché una volta riscaldato, se necessario, poteva ricorrere ad antinfiammatori e antidolorifici.
L’INFORTUNIO AL GINOCCHIO: DAL FASTIDIO AL DOLORE
Se questo “fastidio” non l’abbia davvero ostacolato negli ultimi mesi però, è difficile da credere. I suoi risultati nel 2024 suggeriscono il contrario. Djokovic non ha vinto un titolo in tutto l’anno e, soprattutto, non è mai riuscito a giocare all’altezza dei suoi standard abituali. È stato battibile da alcuni giocatori che non avrebbero dovuto essere competitivi contro di lui, sempre troppo ansimante ai cambi di campo, come se fosse a pochi secondi dalla fine.
Il suo ginocchio però non aveva subito alcun trauma. Che si sia trattato di una semplice usura, dopo tanta strada percorsa nel suo contachilometri tennistico? Djokovic era reduce da una delle migliori stagioni di sempre, dove se non fosse stato per Carlos Alcaraz, avrebbe vinto il tanto desiderato Grande Slam. Ma la vita di un atleta a 37 anni, anche del migliore di sempre, inevitabilmente cambia.
L’amarezza di Djokovic dopo la vittoria in rimonta al quinto set contro Cerundolo non era rivolta però al tempo che prima o poi, passa per tutti. Bensì ai campi in terra battuta, sui quali gioca da oltre 20 anni, scivolosi come non li aveva mai sentiti prima. Da giorni si lamentava con gli organizzatori del torneo, chiedendo di passare i campi più spesso durante le partite. I supervisori hanno rifiutato la sua richiesta e alla fine Djokovic è scivolato, lacerandosi il menisco o aggravando ulteriormente una lacerazione già esistente, causa probabile di quel fastidio.
Dopo la notizia del ritiro dal Roland Garros, è arrivata quella più inaspettata. Nella giornata di oggi, mercoledì 5 giugno, Djokovic si è sottoposto a un intervento chirurgico al menisco in una clinica di Parigi. Tanta fretta sembra essere data dalla volontà di partecipare alle Olimpiadi, visto che Wimbledon probabilmente non sarà possibile. Oppure, tanta fretta, potrebbe essere una lezione che ha imparato dal passato.
L’OPERAZIONE TARDIVA AL GOMITO
In seguito al ritiro ai quarti di finale di Wimbledon 2017 contro Tomas Berdych, Djokovic aveva annunciato di avere dei problemi al gomito, ma la scelta di operarsi non era inizialmente stata contemplata. Il serbo era sempre stato dell’idea che il corpo avesse bisogno di tempo per “autocurarsi” e da lì, la decisione di prendersi 6 mesi di riposo che videro Djokovic scivolare alla posizione numero 14 del ranking ATP. Con il rientro Melbourne, a gennaio 2018, tutti si aspettavano che il serbo fosse tornato competitivo almeno quanto prima, Djokovic in primis. Il Sud-coreano Chung era un avversario battibile agli ottavi di finale di Melbourne, ma Djokovic venne incredibilmente eliminato 7-6(4) 7-5 7-6(3).
Solo allora, il più giovane dei Big Three decise finalmente di sottoporsi all’operazione dalla quale uscì più forte che mai. A febbraio del 2018, arrivò una dichiarazione sconcertante: “È da 2 anni che mi porto dietro questo infortunio, ho provato con 6 mesi di riposo ma sento ancora troppo dolore”.
Non fu una scelta facile. In un’intervista rilasciata al Telegraph, il serbo ammise di aver pianto moltissimo in seguito all’operazione: “Tutte le volte in cui pensavo a ciò che avevo fatto, mi sentivo come se avessi fallito. Avevo provato ad evitare di finire su quel tavolo perché non sono un fan delle operazioni chirurgiche”.
Una scelta non facile, ma tra le migliori della sua carriera. Dal 2018 al luglio del 2021, Djokovic totalizzò 32,215 punti, quasi 8,000 in più di Nadal e più del doppio di quelli di Federer.
LE VITTORIE DA INFORTUNATO E I SOSPETTI
Dopo l’operazione al gomito, iniziava un vero e proprio dominio Djokovic. Quasi sempre in vetta alla classifica e capace di battere chiunque, su qualsiasi superfice. Ma nel gennaio del 2021, 3 anni dopo, la questione infortunio tornava a far parlare del serbo. Questa volta si trattava di una lesione addominale, riscontrata in seguito a una brutta caduta durante gli ottavi di finale in Australia contro Taylor Fritz. L’allora 8 volte campione era in vantaggio di 2 set a 0, quando si trovò praticamente impossibilitato a muoversi. Fritz si prese velocemente i due set successivi mentre Djokovic trascorreva il tempo a pensare di ritirarsi. Ma nel quinto set, come per magia, il serbo riuscì a giocare il suo miglior tennis per vincere quella partita.
Da quel momento le condizioni di Djokovic parvero sempre più incerte, lui si disse seriamente preoccupato e diverse espressioni in campo lasciavano numerosi dubbi. La lacerazione addominale obliqua era passata da 1,7 centimetri a 2,5 ma questo non gli impedì di vincere comunque il nono titolo a Melbourne. Qualcosa di surreale, che lasciò a bocca aperta anche il suo Super-coach Goran Ivanisevic: “Tutti si sarebbero ritirati nelle sue condizioni, non so come ci sia riuscito!”.
Passarono solamente due anni, quando Djokovic vinse ancora una volta il titolo in Australia da “infortunato”. Nel 2023, durante l’Australian Open, il serbo riscontrava una lesione al tendine del ginocchio sinistro di 3 centimetri. Ma neanche questo gli impedì di tenere il trofeo tra le sue braccia, dopo aver battuto Stefanos Tsitsipas in tre set.
Con questa lettura piuttosto recente, dunque, ci siamo approcciati al reale problema di Djokovic un po’ più scettici. Ci ha dimostrato di essere imbattibile anche da infortunato. Finché i suoi avversari e noi spettatori, non lo vedremo crollare in campo, fidarsi resterà difficile.
L’OPERAZIONE AL GINOCCHIO LO RIPORTERA’ IN VETTA?
Djokovic ha vinto da infortunato contro Francisco Cerundolo giocando per quasi cinque ore, dopo averne giocate altrettante contro Musetti due giorni prima, fino a notte fonda.
L’operazione questa volta non ha dovuto aspettare 6 mesi ma solamente un giorno: è stata fatta subito ed è già riuscita! Ora lo aspettano almeno tre settimane di recupero e tanto impegno nel processo di riabilitazione.
Se ci soffermiamo a guardare l’incredibile successo arrivato post operazione al gomito, viene da chiedersi: cosa succederà quando il serbo tornerà sui campi con un ginocchio fresco di restauro?