Termina al primo turno (5-7 6-7 6-7 contro Bautista Agut) l’esordio nel tabellone principale dello US Open di Luca Nardi. Il 21enne di Pesaro ha stretto i denti dopo il problema al gomito presentandosi a New York non al massimo della condizione fisica, e riuscendo comunque a impensierire il veterano spagnolo. Adesso per il numero 90 del mondo, archiviata la fase di cemento nordamericano, si prospetta un viaggio in Asia: “Tornerò una settimana a casa e poi in Cina. Farò un Challenger e poi i vari tornei, tre, quattro, ATP cinesi” ha detto Luca in conferenza stampa. Di seguito le sue risposte ai cronisti italiani presenti a New York:
Luca Baldissera. Come va il gomito?
Nardi: Il gomito meglio, ancora non al 100%. Non ho fatto in tempo a recuperare al massimo ma ci tenevo ad essere qua e giocare senza troppo dolore. Da questo punto di vista va abbastanza bene, penso si possa risolvere in maniera definitiva nelle prossime settimane, ci vuole ancora un po’ di tempo ma non troppo.
D. Bilancio positivo?
Nardi: Non troppo positivo perché insomma ho avuto parecchie chance e non ho vinto neanche un set; quindi di positivo c’è poco. Bautista gioca bene, ha un dritto che mi da fastidio; non riuscivo a sfondare, a trovare tante soluzioni. L’unica cosa è quella del gomito: sono riuscito a recuperare quasi appieno nonostante le poche settimane da qui a Washington. In generale è un peccato ma non possiamo farci niente.
Vanni Gibertini: Cos’è successo verso marzo che non ti ha permesso di dare continuità all’exploit iniziale?
Nardi: In realtà dopo quel periodo lì penso di aver fatto uno, due mesi buoni. Poi dal Roland Garros ho iniziato ad avvertire i primi problemi col gomito e poi è andata sempre peggiorando. Poi ho avuto dei cambiamenti all’interno del mio team, un po’ di problemi di assestamento. Devo comunque ritrovare quel periodo di forma, sono cose che capitano. Si vive di alti e bassi e ora sono in un periodo basso. Al momento il mio allenatore è Federico Ricci, che mi ha preso da qualche settimana. Già conoscevo e ha molta esperienza, soprattutto con giocatori giovani come me.