Davis Cup Finals 2024 (Group Stage)
ITALIA-OLANDA 1-0
Girone A (Bologna)
M. Berrettini [ITA] b. B. Van de Zanschulp [NED] 3-6 6-4 6-4 (A.B.)
Sembrava semplicemente una giornata no. Matteo Berrettini non pareva essere sceso in campo con il piede giusto. Errori su errori: di rovescio – quelli più comuni -, ma anche moltissimi di dritto. Dall’altro lato della rete, invece, Botic Van de Zanschulp stava facendo tutto con ordine. Da metà del secondo set in poi, però, l’azzurro si è come risvegliato e, ritrovando con il passare del tempo le sue armi più pericolose, è riuscito a uscire con la vittoria in mano. Lo score recita un 3-6 6-4 6-4 in favore del tennista romano – l’unico ad aver vinto tutti e tre i suoi singolari questa settimana – dopo due ore e ventidue minuti di gioco.
Per lui, è il settimo successo in Davis su nove singolari. Un’affermazione, questa, che regala il primo punto all’Italia nel decimo scontro diretto contro l’Olanda (gli azzurri sono in vantaggio 8-1 nei precedenti e hanno vinto l’ultimo lo scorso anno nei quarti di finale a Malaga), oltre che la terza vittoria di Matteo su altrettanti testa a testa con l’olandese. Quest’ultimo perde così il sesto singolo in Davis su 16 giocati e mette pressione ai compagni che, se vorranno qualificarsi per Malaga, dovranno portare a casa almeno un punto. Con due, invece, sarebbero loro i primi del girone. L’Italia invece è già qualificata da sabato dopo l’affermazione del Brasile sul Belgio.
La parola passa ora al secondo singolo: Flavio Cobolli contro Tallon Griekspoor.
Primo set: una brutta versione di Berrettini da fondocampo si fa sopraffare da Van de Zanschulp
Uscita dai blocchi di partenza un po’ turbolenta per Van de Zanschulp, dinanzi a un Unipol Arena colma fino all’ultimo posto a sedere – c’è pure gente in piedi – per la prima volta in questa settimana. Dopo essersi issato sul 40-0 a suon di prime di servizio, l’olandese si fa trascinare ai vantaggi nel primo gioco con un Berrettini particolarmente ispirato dal lato del dritto. Subito una palla break per l’azzurro, ma il numero 68 ATP serve bene e conquista il game d’apertura. Lo stesso fa Matteo che, dopo aver recuperato da 0-30, sforna quattro prime una migliore dell’altra e pareggia così i conti.
Con Jannik Sinner attento e partecipe al tifo, dalla panchina dell’Italia, il match prosegue per svariati minuti seguendo la regola dei servizi, nonostante spesso fiocchi qualche palla break. Quella nel quarto gioco in favore di Van de Zanschulp – cancellata poi da Matteo – ne è un esempio. L’azzurro fatica parecchio dal lato del rovescio, bersagliato dall’olandese non appena lo scambio si protrae. Anche con il dritto però il 28enne romano pasticcia più del solito. Van de Zanschulp, invece, è più solido e ai vantaggi si mette in tasca il break che gli permette di salire 4-2. A 0, poi, l’olandese allunga 5-2.
Matteo esce vittorioso da un game adrenalinico di sedici punti nel quale ha messo in campo ottime prime, mentre l’avversario ha trovato dei passanti da cineteca. Ma Van de Zanschulp sa quello che deve fare e lo fa alla perfezione. Tiene la battuta a 0 e dopo quarantatré minuti archivia la prima frazione 6-3.
Secondo set: Berrettini fatica in risposta, ma è Van de Zanschulp a tremare di più nel finale
L’azzurro prova a iniziare con un altro spirito il secondo parziale, conquistando il gioco inaugurale a 0. E lo stadio urla: “Matteo! Matteo!” provando a scuoterlo. Fatica però ancora negli scambi da fondocampo, ma grazie alla battuta è lo stesso in grado di tenere il timone del set. In risposta, invece, arranca commettendo una valanga di errori e la pazienza sembra calare di minuto in minuto. La costruzione dei punti diventa quindi sempre più una montagna da scalare.
Ciononostante, il ritmo è scandito regolarmente dal colpo di inizio gioco senza che si veda l’ombra di una palla break. Forse per la prima volta da inizio match, Van de Zanschulp commette evidenti sbavature e lo fa proprio nel gioco in cui deve servire per rimanere nel parziale. Con il rovescio è impreciso, Berrettini tiene bene il palleggio e, dopo un’ora e venticinque minuti, Matteo brekka. Il set è suo con lo score di 6-4.
Terzo set: Berrettini fa e disfa, ma vince di testa e di cuore. Van de Zanschulp finisce KO
Il protagonista del gioco d’apertura è il dritto di Berrettini. Arrivano sia errori che vincenti, ma a 30 l’azzurro riesce a tenere il servizio. Potrebbe sembrare che l’olandese stia pian piano smarrendo la fiducia – aveva approfittato di un toilet break tra un set e l’altro -, ma il secondo game smentisce qualsiasi dubbio sulla sua condizione psicologica. Il pareggio, infatti, arriva come un fulmine. Gli errori però iniziano a manifestarsi subito dopo. Il tennista orange smarrisce completamente il dritto e Matteo giunge a palla break con uno dei rarissimi traccianti lungolinea di rovescio.
Vanifica poi tutto con una risposta di dritto affossata in rete, nella seconda chance subisce una volée vincente di Van de Zanschulp (sedutosi a terra durante l’impatto) e nella terza non riesce a controllare la risposta. Tutto ciò sempre ai vantaggi. Niente da fare pure nella quarta occasione. L’olandese tiene il servizio e lo aggancia sul 2-2. L’azzurro, però, non si demoralizza. Lascia tuonare il dritto come nei giorni migliori e torna a palla break. Per la precisione, due consecutive. Nella prima questa volta il dritto lo tradisce in risposta, ma nella seconda lo premia. Strappa così il servizio allo sfidante e avanza 4-2.
Matteo finisce però sotto 0-30 nel game seguente. Grazie a svariate discese a rete esce dal pericolo e con l’11esimo ace si guadagna il 5-2. Oramai la partita è girata in suo favore e qualsiasi tentativo di Botic non è più incisivo come in precedenza. L’azzurro arriva a match point nell’ottavo gioco, ma Van de Zanschulp tira fuori il coraggio e rimane ancora in partita.
Al momento di servire per intascarsi l’incontro Berrettini trema, non se la sente di sfondare come faceva prima e il tennista orange ne approfitta. Si riprende così il servizio. Ma il carattere di Matteo esce proprio qui, nel momento del bisogno. Il tennista italiano si porta sullo 0-40 in risposta. Non concretizza le prime due chance, ma nella terza del gioco l’attacco in slice dello sfidante termina fuori. Di cuore, di testa e di personalità il successo è di Berrettini con il punteggio di 3-6 6-4 6-4.