Mentre si giocano le ultime sfide della fase a gironi delle Finali di Coppa Davis, questo fine settimana è (stato) dedicato anche ai tie del World Group 1. Le nazioni vincitrici prenderanno parte alle Qualificazioni di febbraio per guadagnarsi un posto alle Finali 2025. Tra quelle che hanno centrato l’obiettivo, la Serbia guidata da Novak Djokovic, 3-0 alla Grecia dopo il doppio e il punto della bandiera giunto per ritiro di Lajovic avanti 6-1 2-3.
Senza Stefanos Tsitsipas, su ben altri campi impegnato a tifare Genoa, la squadra ellenica non aveva speranze di impensierire i serbi sul Laykold medio-veloce dell’Aleksandar Nikolic Hall di Belgrado. Così, dopo le vittorie nei singolari di sabato di Miomir Kecmanovic sul n. 713 della classifica Aristotelis Thanos (6-3 6-3) e di Djokovic sul n n. 770 Ioannis Xilas (60 6-1), domenica è toccato al doppio mettere la parole fine sull’incontro a squadre, con Nole e Hamad Medjedovic vittoriosi 6-3 3-6 6-3 su Thanos e Petros Tsitspas. “Un incontro tosto” ha commentato Medjedovic, “loro hanno giocato molto bene e sono contento che alla fine siamo riusciti a ottenere la vittoria”.
Gli sguardi della sala stampa hanno virato su Nole che, “sì, è come ha detto lui”, strappando le risate dei presenti. La domanda per Novak, che sabato ha dichiarato che “le mie priorità sono giocare per la mia nazionale e gli Slam“, riguarda le due esibizioni che giocherà con Grigor Dimitrov a Sofia questo martedì e con Juan Martin del Potro a Buenos Aires in dicembre: una scelta motivata dall’amicizia con i due tennisti o è un’occasione per visitare posti nuovi? “È soprattutto per i ragazzi con cui giocherò”, spiega Djokovic. “Grigor è venuto in Serbia a giocare l’esibizione Adria Tour qualche anno fa e ci siamo messi d’accordo che avrei giocato in Bulgaria una volta trovato il momento giusto per entrambi. Il momento è arrivato e, inoltre, non ho mai giocato in Bulgaria. Culturalmente siamo molto simili come nazioni e popoli, quindi sarà divertente.
“Per quanto riguarda Del Potro, sarà il suo match del ritiro. L’impatto che ha avuto sul tennis in generale, uno dei giocatori più emozionanti da guardare negli ultimi due decenni. Il carisma, il carattere, un tipo adorabile che ha ricevuto un grande supporto dappertutto, soprattutto nella sua Argentina. Sarà un grande evento, un’esperienza fenomenale giocare là ed essere parte di questo match di addio”.