Prima giornata di gare per il tabellone principale al Seoul Olympic Park Tennis Center, impianto che ospita l’Hana Bank Korea Open: denominazione ufficiale del WTA 500 di Seoul, giunto alla sua ventesima edizione ma per la prima volta in versione “cinquecento”.
Dopo il sorteggio degli accoppiamenti del main-draw, orfano di due protagoniste annunciate per via di forfait last minute, è tempo di fare sul serio con i primi incontri andati in scena nella primissima mattinata italiana – l’Italia è sette ora avanti alla Corea del Sud.
Partendo in ordine cronologico, riscontriamo il successo di Veronika Kudermetova (n.°44 WTA) sulla trentacinquenne cinese Shuai Zhang (n.°601 WTA) con lo score di 6-4 6-3 in 1h27‘ minuti di partita. A fare la differenza, in favore della giocatrice russa, il 72% di punti vinti sulla seconda di servizio e il 71% di conversione (5/7) delle palle break avute a disposizione. Paga invece la tennista asiatica, da questo punto di vista, l’insufficiente 33% di trasformazione sui break point. Per la 27enne di Kazan, agli ottavi ci sarà subito un derby con la seconda testa di serie del tabellone coreano: Liudmila Samsonova, che al primo turno ha beneficiato di un bye.
Vittoria anche per l’ottava forza del seeding: Yue Yuan. La 25enne cinese (n.°40 WTA) ha battuto in rimonta la qualificata Elena Gabriela Ruse per 4-6 6-2 6-2 in poco più di due ore di gioco. Pesano, nell’economia dell’incontro, gli 8 doppi falli rumeni ma anche il 75% (33/44) di efficacia della prima di servizio di Yuan. Doppio 6-4 1h37‘ di gioco invece per la britannica Heather Waston, che ha trionfato nello scontro fra qualificate con la cinese Jia-Jing Lu la quale ha commesso 6 doppi errori contro i 5 aces scagliati dalla 32enne di San Peter Port. La tennista inglese ha inoltre fatto registrare un irreale 88% di punti vinti sul primo servizio, che ha però messo in campo appena il 47% delle volte.
Negli ultimi incontri di giornata, da segnalare anche il confronto fra carneadi che ha premiato la n.° 272 del ranking, la qualificata ventinovenne canadese di origini asiatiche Carol Zhao a sfavore della beniamina di casa: la ventiduenne Dayeon Back (n.°332 WTA). La nordamericana si è imposta con il netto punteggio di 6-4 6-1 quando l’orologio segnava un’ora e trentadue minuti di match. Carol è riuscita nell’impresa di vincere nonostante una cifra spropositata di doppi falli, addirittura 13 su un totale di 17 games, ed un non invidiabile 29% di resa della seconda palla (7/24). Ha tuttavia fatto peggio la coreana che ha raccolto un misero 26%. Alla fine, dove Zhao è stata in grado di delineare la sua reale superiorità è rispecchiabile nel dato relativo alle palle break trasformate: 6 su 10 per lei, soltanto 2 su 9 per la giovane tennista di casa.
In generale’ è un po’ il torneo delle russe, lo si era già capito in sede di sorteggio ma in questo lunedì settembrino si sono avute delle conferme in tal senso: dopo l’affermazione di Kudermetova, si è infatti consumato anche il successo della settima testa di serie Ekaterina Alexandrova che ha superato la qualificata statunitense (di naturalizzazione ma uzbeka di nascita) Varvara Lepchenko per 7-5 3-6 6-0 in poco meno di due ore e dieci di partita. Come la collega Back, la numero 31 del mondo ha avuto la capacità di portarsi a casa l’incontro nonostante 16 doppi falli – una cifra inaudita – accompagnati da un non lusinghiero 48% di prime in campo. Anche in questo caso si prospetta un derby al secondo turno, Ekaterina difatti dovrà vedersela con la vincente del match tra Polina Kudermetova (lucky loser) e la qualificata australiana Priscilla Hon.
In chiusura di giornata, da evidenziare infine la comoda affermazione dell’ucraina Marta Kostyuk che estromette l’olandese Arantxa Rus (n.° 84 WTA) per 6-3 6-1 in un’ora e venti di match. La quinta favorita alla vittoria finale agli ottavi troverà Watson.