[7] F. Marozsan b. L. Nardi 6-0 6-2
Era reduce da 6 sconfitte consecutive a livello ATP, allargando lo sguardo diventavano 11 KO nelle ultime 13 partite disputate nel circuito principale (dal tabellone principale di Montecarlo allo US Open). Purtroppo il trend negativo per Luca Nardi prosegue, sconfitto nettamente nel primo turno dell’ATP 250 di Hangzhou dall’ungherese Fabian Marozsan per 6-0 6-2 in poco più di un’ora e spiccioli di un confronto che per larghi tratti è stato una “non partita”.
L’azzurro sembrava in realtà essere sulla via della ripresa agonistica a pieno regime, poiché appena una settimana fa ha raggiunto la semifinale del Challenger di Guangzhou ma rialzatosi il livello della competizione vecchi fantasmi sono tornati a tormentarlo. Il classe 2003 pesare è stato autore di 8 doppi falli e 44 gratuiti, concedendo 12 palle break, di cui 6 trasformate dal nativo di Budapest. Al turno successivo per il n.°49 ATP ci sarà il vincente di Hijikata/Dzumhur. Un solo precedente prima della sfida odierna tra Fabian e Luca, si erano affrontati nel 2023 al Challenger 175 di Cagliari con successo sempre del magiaro ma in tre parziali.
Primo Set: Nardi sfiduciato, Marozsan non perdona e infligge il bagel
Parte decisamente in salita il match per Luca Nardi, che subisce immediatamente il break nel secondo gioco della partita: l’ungherese è dotato di un servizio nettamente superiore, in grado di generare tanti punti diretti ed in generale di essere altamente costante nel rendimento.
Inoltre, l’azzurro mostra fin da subito di faticare e non poco nel tenere l’elevato ritmo imposto nello scambio da fondo da Marozsan. Nel suo primo game alla battuta, il pesarese commette anche un paio di imprecisioni con il colpo bimane a cui seguono pure due doppi falli. Proprio il secondo doppio errore con il fondamentale d’inizio gioco certifica il 2-0 alla terza chance offerta a Fabian.
Il classe 2003 marchigiano ha un sussulto di risveglio sul 30-0 del terzo game, quando riesce finalmente a salire di livello con la risposta – nel primo gioco dell’incontro, il numero 7 del tabellone aveva infatti tenuto il turno di servizio a zero – agganciando il rivale sul 30-30. A quel punto però, a salire in cattedra è il tennis del magiaro che dimostra come possa vincere il punto anche venendoselo a prendere a rete con alcune soluzioni al volo o in controtempo di grandissima fattura. Rimonta nel game parziale, dunque, che non porta a nessun dividendo (3-0 Marozsan).
La beffa più dura da digerire si materializza puntualmente nel successivo turno di battuta: stavolta è Luca a portarsi prima 30-0 per poi farsi riacciuffare, ma purtroppo per lui – a differenza dell’avversario – nel momento decisivo si blocca e regala. Sul 30-40, beffardamente come nel primo strappo dello scontro, è il terzo doppio fallo della sua partita a decretare sostanzialmente la fine del set (4-0).
Sotto di due break, Nardi appare ormai totalmente rassegnato e demoralizzato: prosegue a sbagliare qualsiasi esecuzione, non prende mai realmente fluidità né al servizio né in ribattuta ma soprattutto l’aspetto più sconsolante è quello relativo al fatto che continui a perdere tutti gli scambi più lunghi, che invece sulla carta avrebbero dovuto essere a suo appannaggio considerata l’inevitabile prevalenza di Fabian per struttura, completezza di gioco e caratura del servizio: nell’uno-due.
Tutto ciò che poteva andare nel verso negativo, per il malcapitato Luca nella sua opaca versione odierna ci va pienamente: perde il set senza riuscire a sbloccarsi, a mettersi in partita. Sul 5-0, difatti, prova quantomeno ad evitare il bagel e avere il vantaggio di servire per primo nel secondo parziale: ma dopo 18 punti e aver sprecato cinque palle games (fra l’altro l’ex allievo di Galimberti era sul 40-15 prima di farsi rimontare), al terzo set point è costretto a cedere. 6-0 Marozsan in 32 minuti.
Il tennista italiano chiude il set con numeri ovviamente agghiaccianti: 5 doppi falli, 44% di punti ottenuti con la prima e solo il 33% sulla seconda per un totale di 7 palle break concesse, solamente 2 vincenti a cui fa da contraltare la bellezza di 22 non forzati. L’ungherese, al contrario, sopra l’80% sia con la prima che con la seconda di servizio e appena un unico break point offerto peraltro cancellato.
Secondo Set: dopo il break iniziale Nardi ha un sussulto ma poi torna nella penombra
Le cose non migliorano in avvio di ripresa agonistica: Luca è emotivamente e per sensazioni sulla palla sotto un treno. Perciò partenza a razzo anche nel secondo set per Fabian, che vola rapidamente avanti 2-0. Con le spalle oramai definitivamente al muro, l’azzurro ha un moto d’orgoglio e resettando istantaneamente la prima palla del contro-break frantumata da un pregiato lob ungherese, alla terza opportunità della sua partita trova il suo primo break che equivale anche a togliere lo zero dalla casella games vinti dopo che è trascorsa circa una cinquantina di minuti di partita. Ora finalmente cresce lo spessore qualitativo dell’incontro, con Nardi che rimontando dallo 0-30 pareggia lo score sul 2-2 vincendo così due giochi in fila dopo averne persi 8 consecutivi.
Tuttavia, qui si esaurisce lo scatto energetico e mentale che aveva permesso al pesare di rimettersi in carreggiata nella seconda frazione. Difatti, dopo aver fatto intravedere per qualche minuto il suo solito tennis contraddistinto da costanti anticipi, spesso e volentieri in controbalzo, di eccezionale tasso tecnico; si rispegne la luce in casa Nardi. Nel quinto game, il n.° 87 ATP va dapprima fuori giri con il rovescio al termine di un palleggio sostenuto in cui aveva comunque tenuto abbastanza bene, poi a inframezzare un mero passaggio di livello qualitativo del “nostro” – schema smorzata e lob – vanno in scena per l’ungherese una palla corta ben eseguita dal lato sinistro e in particolar modo il 7° e l’8° doppio fallo di Luca che spianano la strada al filotto di quattro giochi consecutivi a marchio Marozsan per apporre il punto esclamativo sul “non” incontro.
Il numero 49 del mondo chiude così 6-0 6-2 in 1 ora e 11 minuti di gioco – 39 minuti, la durata della seconda partita -. Per Nardi 8 doppi falli e 44 errori non procurati.