Una squintalata di nomi roboanti. Dalla stella del basket NBA, LeBron James, a quella del Calcio, Leo Messi, passando per Patrick Mahomes (NFL) e Max Verstappen (Formula Uno). Un elenco pieno zeppo di sportivi (e non solo) che, a detta della prestigiosa rivista statunitense Sports Illustrated, sarebbero i più influenti del mondo. Cinquanta persone per l’esattezza, suddivise tra ‘icone e leader’, atleti, influencer e non solo. C’è solo un tennista fra questi: Carlos Alcaraz.
L’atleta spagnolo, numero tre del ranking maschile e trionfatore, nella stagione in corso, di Wimbledon e del Roland Garros, è l’unico rappresentante dello sport più bello del mondo. Fra le pieghe nobili della rivista americana, infatti, Alcaraz viene descritto come colui che è riuscito ad aggiungersi a quell’elenco dorato comprendente i nomi di Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Ovvero, gli unici, dopo Björn Borg nel 1980, a vincere lo Slam francese e Wimbledon nello stesso anno. Non solo. Secondo Sports Illustrated, Alcaraz “Perde alcuni punti nella finale di Wimbledon e riesce comunque a mantenere un sorriso beffardo, come se stesse giocando con i suoi amici al parco. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se i grandi i marchi vogliono fare affari con lui.”.
Tecnicamente, invece, il buon Carlos viene descritto come una sorta di ibrido. Un mix letale delle caratteristiche vincenti dei cosiddetti “Big Three”. Nell’articolo curato da Jon Wertheim, viene sottolineato pure un passaggio di Andy Roddick al riguardo: “Carlos è il re. E probabilmente lo resterà per molto, molto tempo”. Insomma, delle parole decisamente al miele per il tennista spagnolo.
Parole che di solito vengono riservate al numero uno del mondo. Epperò, il nome di Jannik Sinner – fresco vincitore dello US Open – non figura fra i cinquanta stilati da Sports Illustrated. Dimenticanza o scelta di campo?