Mattinata in chiaroscuro per il tennis italiano a Tokyo: all’ATP 500 Luciano Darderi perde da Mariano Navone 6-4 6.4, con l’azzurro sottotono. Grande prova, invece, di Matteo Berrettini che ripropone un recente Italia-Olanda di Davis, battendo Botic Van De Zandschulp 6-3 6-4.
M. Berrettini b. B. Van De Zandschulp 6-3 6-4
Il “martello italiano” si qualifica agli ottavi archiviando anzitempo la pratica olandese. Con il sorriso sulle labbra, Berrettini vince la quarta gara consecutiva, inglobando le tre di Davis. E’ finita 6-3 6-4 in 92’ di gara. E’ partito male Berrettini subendo il break in avvio di gara, poi, però, ha carburato sino a infilare cinque giochi consecutivi. Una piccola pausa, ma per il resto è stato lui a far la gara incidendo tantissimo con il servizio: 72% di prime palle messe in campo e il 71% di punti ottenuti con la prima di servizio, 7 aces e nessun doppio fallo. Hanno pesato i 32 errori gratuiti dell’olandese.
Si gioca nel “Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships” e la tensione fa un brutto scherzo al n. 45 del mondo: Van De Zandschulp è subito reattivo in risposta e arriva il break in apertura. L’olandese potrebbe salire 2-0, ma commette un grave errore e subisce il break. Berrettini infila cinque giochi consecutivi (eseguendo anche un bellissimo passante col rovescio a una mano, video in basso), salendo 5-1. Mini recupero di Botic, che poi subisce l’ace con il quale l’azzurro chiude il primo parziale 6-3.
Subito in difficoltà Van De Zandschulp che annulla una palla break nel game d’apertura, sulla seconda è il nastro a confermarsi tricolore e a dare subito il vantaggio al romano. L’olandese continua a sbagliare tanto, anzi troppo e non sfrutta la palla del controbreak nell’ottavo gioco. Berrettini si affida al servizio e risale la corrente. Con serenità taglia il traguardo e conquista gli ottavi: adesso per lui Fils o Fritz, per un ottavo che si preannuncia alquanto spettacolare.
M. Navone b. L. Darderi 6-4 6-4
E’ di sicuro il duello nuovo di questa stagione. Mariano Navone e Luciano Darderi si incontrano per la settima volta in carriera, con l’argentino che sale 4-3 nei confronti diretti con l’azzurro dopo averlo battuto 6-4 6-4 nel primo turno dell’ATP 500 di Tokyo. Darderi conferma la sua non eccezionale attitudine sul cemento, addirittura peggiore di quella del suo avversario. Il n. 41 del mondo ha vinto fin qui una sola gara su questa superficie, mentre l’argentino, con la vittoria odierna, sale a quota 2. Nessun Top50 ha questa statistica che penalizza l’annata di Darderi: per lui l’unico successo sul cemento è arrivato a Cincinnati contro Tabilo nel primo turno.
Squillo importante su questa superficie per Mariano Navone che aveva fatto registrare un solo successo sul cemento, quello del primo turno dell’US Open contro il tedesco Altmaier. Male la resa dell’azzurro con la prima di servizio, appena il 58% di punti vinti, mentre ha sfruttato una sola palla break delle otto concesse da Navone, troppo poco per sperare in un successo.
Esordio assoluto all’ATP di Tokyo per Darderi: le prime occasioni di break sono le sue: si concretizzano nel corso del sesto game. Due sono consecutive, mentre la terza è annullata ai vantaggi con personalità da Navone. Il break che decide il set arriva nel nono gioco e manda a servire l’argentino per il set: 6-4.
Nel secondo set va subito in affanno il n. 41 del ranking: deve annullare due palle break nel primo gioco e poi cede il servizio nel terzo dopo essere stato avanti 40-15. Diventano cinque i giochi consecutivi di Navone che va a servire per il match sul 5-3 ma subisce la reazione di Darderi. Navone si ripresenta al servizio per chiudere i conti sul 5-4, ma stavolta il braccio non trema.
Attende il vincitore del derby statunitense tra Shelton e Opelka.