[4] C. Gauff b. K. Muchova 6-1 6-3
Il China Open sorride a Coco Gauff, che in finale ritrova il suo miglior tennis e travolge Karolina Muchova, protagonista di una settimana straordinaria, culminata dal successo contro Aryna Sabalenka. Per la talentuosa tennista di Olomouc però domenica non c’è stato nulla da fare: Gauff ha saputo presentare per l’evento conclusivo la miglior versione di sé, pungente con la battuta e ineccepibile con il rovescio, contro cui Muchova ha spesso sbattuto, facendosi male.
Coco ha manovrato benissimo anche con il dritto; il suo colpo meno sicuro ha saputo difendere il campo benissimo, non concedendo varchi alla rivale, che ha così dovuto sovente rischiare oltre misura. Ventiquattro errori non forzati per Karolina, che perde la sua quinta finale su sei giocate (unico successo Seul 2019); per Gauff ottavo titolo su nove finali (sempre vincente sul duro, unica sconfitta a Parigi nel 2022) e secondo 1000 della carriera dopo Cincinnati 2023, vinto proprio con la rivale odierna.
Primo set: Gauff perfetta in tutti gli aspetti vince 6-1 i meno di mezz’ora
A sorpresa Gauff lascia negli spogliatoi le indecisioni alla battuta che ne hanno caratterizzato il cammino verso la finale e, conoscendo il valore di Muchova in ribattuta, vince i primi otto punti al servizio, inframmezzando i due game con un break alla terza occasione. La statunitense appare concentrata e non subisce il palleggio al centro dell’atleta morava, né le variazioni di ritmo che vorrebbero scardinarne il dritto, a volte traballante.
Muchova prende dei lunghi respiri, probabilmente un po’ contratta e rigida in alcune conclusioni; sullo 0-3 risolve uno scambio con una volée di dritto in allungo e si aggiudica il primo game della sua finale. Dopo cinque game ci sono sette errori non forzati per la tennista europea e due ace ma soprattutto dodici punti su dodici per Coco in battuta.
La finalista di Parigi 2023 non riesce ad aprirsi varchi sulla diagonale del rovescio in quanto Gauff replica sempre con profondità e costringe la rivale a forzare; del resto, anche con il dritto la ventenne campionessa dello US Open tiene e contrattacca. L’americana serve sul 5-1 e forse si distrae, mancando due setpoint consecutivi. Muchova avrebbe anche la palla-break, ma la sua risposta di rovescio malamente colpita e finita in rete denuncia qualche problema ancora nella fluidità dei movimenti.
Gauff ritorna al servizio e chiude la frazione in soli ventinove minuti e sette game; solo un doppio errore per lei (nel game finale) e quindici su sedici con la battuta principale.
Secondo set: Muchova parte bene ma il ritorno di Gauff è irresistibile
Muchova non ha avuto opportunità di tentare troppe variazioni, impossibilitata dal rigore con cui Gauff ha gestito ogni frangente di gioco; la ceca riparte al servizio e cerca di accorciare gli scambi con alcune discese a rete. Karolina tiene il turno al servizio e prende a punzecchiare anche con la palla corta la rivale, in special modo con il rovescio in diagonale. Gauff continua a reagire bene ma serve due doppi errori e incoraggia l’atteggiamento aggressivo della sfidante, che corre a rete già dalla risposta e con una volée di rovescio toglie per la prima volta il servizio alla rivale.
Sembra possibile una svolta nella partita, ma Gauff ritorna immediatamente con ogni sentimento e rinnova la spinta, trovando altri errori dell’atleta morava. L’americana coglie il controbreak e lo consolida con il 2-2 che conferma la sua buona giornata persino in battuta. Quello che manca a Muchova è proprio il colpo di inizio gioco, appena superiore al cinquanta per cento dopo un’ora di match; Karolina subisce un parziale di dieci punti a zero e con un doppio errore cede il servizio anche nel quinto game.
La ceca sul 2-4 è sull’orlo della sconfitta quando deve affrontare due palle-break e alza il livello del rischio, scendendo senza indugi la strada della rete e addomesticando alcune volée di pregio, con le quali accorcia di nuovo le distanze dalla rivale. E’ per lei però l’ultimo momento positivo perché Gauff sale 5-3 e le toglie per la quinta volta la battuta, quella definitiva.