Torna il consueto appuntamento settimanale con ‘Doppia Coppia’ (qui il link con tutte le puntate precedenti), la rubrica di ‘Ubitennis’ dedicata alla specialità meno trattata di questo sport che forse meriterebbe maggiore spazio, soprattutto per il livello che sta raggiungendo ultimamente. E anche perché, e in questo dobbiamo essere campanilisti, l’Italia ci sta regalando grandi emozioni, tanto a livello femminile, quanto al maschile e persino nel misto. L’ultima settimana, purtroppo, non ci ha visti protagonisti, dal momento che Sara Errani e Jasmine Paolini da una parte e Andrea Vavassori e Simone Bolelli dall’altra sono stati eliminati anzitempo dai rispettivi tornei. Nonostante ciò ci sono un paio di spunti su cui ragionare, nonostante si siano assegnati solamente due titoli.
Partendo dal femminile, si è giocato solo al Dongfeng Voyah Wuhan Open 2024 in Cina. Un torneo che non si giocava dal 2019, dopo l’interruzione dovuta alla pandemia da Covid-19. Il titolo lo hanno vinto Anna Danilina ed Irina Khromacheva e questo ci fa un enorme piacere per un motivo molto semplice. Qualche settimana fa, in una puntata di ‘Doppia Coppia’, avevamo infatti parlato di questo sodalizio, facendo notare come fosse uno dei più in crescita nell’ultimo periodo. Da quando le abbiamo citate hanno vinto a Hua Hin e, appunto, a Wuhan, dove hanno agguantato il primo WTA 1000 insieme. Per loro si tratta del quarto successo stagionale, che le tiene in corsa matematicamente per le WTA Finals di Riyadh. Se anche non dovessero farcela, rimangono un duo da tenere in forte considerazione per la prossima stagione.
Gonzalez-Molteni, un ruolino di marcia lungo due anni e mezzo. E attenzione per la Davis
Al maschile, dando atto del successo di Wesley Koolhof e Nikola Mektic al Rolex Shanghai Masters 2024, ci vogliamo però concentrare sugli sconfitti, ovverosia Maximo Gonzalez e Andres Molteni. I due argentini, che nel 2023 erano stati decisamente più costanti a buoni livelli, in questa stagione hanno giocato appena tre finali, l’ultima delle quali ad aprile. Probabilmente non si qualificheranno alle ATP Finals di Torino, ma al di là di questo fa specie un’altra statistica. Questo sodalizio, infatti, non perdeva una finale da maggio 2022 e negli ultimi due anni e mezzo ha vinto otto titoli su otto finali. Un ruolino di marcia invidiabile conclusosi solo a Shanghai dove hanno comunque ottenuto un risultato importante che obbliga alla massima attenzione la squadra italiana di Davis.
Nei quarti di finale di Malaga affronteremo infatti l’Argentina e quindi, in caso di 1-1 dopo i singolari, dovremmo vedercela proprio con questa esperta coppia che in Cina ha dimostrato di essere pericolosa anche sul cemento. Oltretutto i precedenti (tutti disputati quest’anno) tra i due argentini da un lato e Bolelli/Vavassori dall’altro non sono granché incoraggianti: gli azzurri hanno vinto a Montecarlo ma poi hanno perso a Barcellona (6-2 7-5) e proprio a Shanghai agli ottavi di finale (6-4 6-4). Insomma, sarebbe decisamente meglio chiudere i conti già con i due singolari. Tuttavia, se per Sinner sulla carta non ci dovrebbero essere problemi (che l’avversario sia Baez, Etcheverry – che comunque è stato l’unico a vincere un set contro Jannik nel torneo cinese – o Cerundolo), il discorso è molto diverso per il match tra i numeri 2, da definire sia per l’Italia (Volandri dovrà decidere tra Musetti, Berrettini, Arnaldi e Cobolli) che per l’Argentina. In ogni caso, però, sarà sfida aperta.