Al termine del suo primo match a Torino Jannik Sinner ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa post partita, raccontando le sue sensazioni dopo l’esordio vincente contro Alex de Minaur. “È stata un’ottima partenza, soprattutto considerando che non giocavo una partita ufficiale da 4 settimane“ – ha detto il n°1 del mondo. “Sono orgoglioso di essere riuscito a giocare a questo livello al mio esordio qui a Torino”. Di seguito le sue dichiarazioni.
D. Nonostante De Minaur sia un grande combattente alla fine vinci sempre tu… da che cosa dipende?
Jannik Sinner: “Ogni partita è diversa, poi giocare contro di lui è sempre difficile, è davvero un grande combattente. Ogni volta che ci affrontiamo cambia un paio di cose, devi essere sempre pronto. Non bisogna guardare solo il risultato ma anche come va la partita, anche oggi mi è quasi sempre stato vicino. Sono felice, vedremo che cosa succederà la prossima volta che ci affronteremo”.
D. Quali sono le parti più difficili da fronteggiare del gioco di Fritz, oltre al suo servizio?
Jannik Sinner: “Taylor è migliorato tantissimo negli ultimi due anni. Serve molto meglio, colpisce davvero forte ed è un grande lottatore. Ha giocato una grande partita contro Medvedev e ci siamo affrontati ad inizio settimana: è stato un allenamento duro, so che dovrò alzare il livello per poterlo battere”.
Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: hai vinto 6 game su 12 lasciando de Minaur a zero, battevi benissimo tu o lui non riusciva a leggere il tuo servizio?
Jannik Sinner: “Penso comunque che avrei potuto servire meglio in certi momenti. Poi dopo il servizio il punto comunque si gioca, quindi si parte alla pari. Ho però variato bene traiettorie e velocità, lui risponde molto bene. Ho provato a spingere da fondo e capire quando andare a rete, questo ha fatto la differenza oggi”.
D. Che opinione hai riguardo la regola sul coaching? Avete delle regole interne su quando ti devono parlare e quando no?
Jannik Sinner: “Non c’è una regola a dire il vero, dipende da quanto ti conosci a vicenda con l’allenatore. Non cambierà molto con il coaching, anche quando non si poteva comunque guardavi l’allenatore e ti faceva qualche segno. Si capisce, basta un millisecondo, il giocatore si capisce bene con l’allenatore. Alla fine è sempre il giocatore a dover trovare la soluzione, poi sì, fuori c’è una persona che può darti una mano e un po’ di fiducia, ma non credo che cambi molto”.
D. Ultimamente mi sembra ci sia stato un restyling dei tuoi profili social. Hai cambiato social media manager? C’è qualche nuova strategia di comunicazione?
Jannik Sinner: “Sì, sì (ride, ndr). Da questa settimana c’è una persona che sta aiutando Alex, che è molto bravo ed è un esperto di queste cose. Ma è una persona che soprattutto è molto alla mano, capisce com’è il nostro gruppo anche perché è delle nostre parti. Capisce come sono io e com’è il team in generale: per ora siamo solo all’inizio, ma sono molto contento che ci sia lui e credo che anche lui sia contento di lavorare con me”.