NOTA della Redazione di Ubitennis: Come di consueto Ubaldo Scanagatta ha realizzato il suo video riepilogativo a conclusione della giornata di ATP Finals. Un video registrato in condizioni assolutamente non ideali, sulla piazza antistante l’Inalpi Arena, quando il palasport si era completamente svuotato e c’erano solo poche persone nel Fan Village, ma ancora musica al massimo del volume. Impossibile riuscire a evitare che si sentisse quel frastuono.
Nella maggior parte dei tornei ATP (Montecarlo, Indian Wells, Miami e negli anni più recenti perfino a Roma) nonchè in 3 Slam su 4 – e nel 2025 dovrebbe essere consentito anche nel quarto – viene consentito di fare i cosiddetti “stand up” agli opinionisti dei vari media internet, all’interno delle varie location: l’importante è sempre rispettare la regola del “no bouncing ball”, cioè non si devono mostrare azioni di gioco: Vanno infatti rispettati in pieno i proprietari dei diritti tv. Loro hanno scucito tanti soldi, chi fa un video su Internet e sul web no.
A Torino non si capisce perché – né si capisce affatto se sia una decisione dell’ATP oppure della FITP – non venga permesso di fare gli stand-up all’interno del palasport, neppure quando le gare sono finite e il palasport è vuoto. Assolutamente incomprensibile! Fra l’altro il direttore di Ubitennis ha anche proposto, se ATP o FITP avessero avuto un qualsiasi motivo per non voler fare vedere un qualsiasi logo dell’ATP Finals, di poter effettuare il suo stand up- con soltanto un muro bianco alle spalle, di modo che il luogo della ripresa fosse il più anonimo possibile, come se fosse stato registrato in una camera (o un bagno?) qualsiasi. Niente da fare: gli è stato detto che non poteva farli se non uscendo dall’impianto, anche se fuori non c’è luce, anche se c’è il rumore assordante della musica, anche se non c’è più nessuno, dopo la mezzanotte. Non ha alcun senso. Cui prodest? Chi se ne avvantaggia? Non si capisce. Speriamo solo che qualcuno mostri buon senso nei prossimi giorni e consenta quel che ovunque viene consentito. Vi terremo informati. Ma basterà vedere dove realizzeremo i prossimi video.
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Qui di seguito una versione testuale riveduta e corretta, un tantino ampliata – unico problemino aver finito di scriverla dopo le 2 e mezzo del mattino …- di quanto ho detto nel video, a beneficio di di chi non amasse guardare i video in generale, sia su Ubitennis sia sul canale Ubitennis di YouTube al quale invece i miei rari estimatori possono invece iscriversi per ricevere le notifiche tempestive di quando li pubblico…Se qualcuno fosse così masochista si iscriva pure. A me, ovvio, farà piacere, perché è attestato di stima.
La prima giornata delle ATP Finals, caratterizzata da un successo di pubblico davvero imponente e non sorprendente date le premesse – direi da tutto esaurito nonostante i prezzi dei biglietti assolutamente non popolari, davvero la Sinnermania spinge gli appassionati a fare di tutto pur di non mancare – dopo il doppio d’apertura vinto da Purcell e Thompson su Koolhof e Mektic ha offerto quella che sembrava una sorta di spareggio fra i due maggiori candidati ad accompagnare (per quanto riguarda il gruppo Nastase) il favorito Sinner alle semifinali. Poi magari ci andrà de Minaur, ma proprio sarei sorpreso se ciò accadesse. Insomma il duello più incerto sulla carta, certo più di Sinner vs de Minaur a seguito dei 7 duelli vinti da Sinner con la perdita di un solo set, era sicuramente quello fra Fritz e Medvedev, il n.5 del mondo contro il n.4. cioè per l’appunto i due finalisti battuti da Sinner nelle due finali Slam vinte dal “nostro” quest’anno.
Ebbene fra le due “vittime Slam” di Jannik, ha prevalso l’americano sul russo: 6-4 6-3. Partita strana e compromessa dall’attacco di improvvisa e straordinaria follia di cui è stato vittima Daniil Medvedev. E’ accaduto sul 5-4 per Fritz, con Medvedev al servizio e avanti 30-15: lì ha pensato bene di fare 3 doppi falli di fila! Roba mai vista dai tempi di Anna Kournikova! Daniil, avrete già letto e saputo, ha smarrito completamente la bussola: ha spaccato una racchetta, ne ha combinate davvero tutti i colori, prendendo naturalmente anche l’inevitabile warning.
Ma le cose non sono troppo cambiate nel secondo set. Medvedev ha rischiato un altro break nei primissimi game, ma è riuscito ad arrampicarsi sul 2 pari. Però al sesto gioco ecco un altro break, a seguito di un colpo un po’ fortunato di Fritz atterrato subdolamente sulla riga. L’esser andato sotto 4-2 anche nel secondo set ha provocato nel russo un’altra reazione semi-isterica. Altra racchetta schiantata a terra. Una, due, tre volte. Penalty point obbligatorio. A quel punto ormai il nostro Daniil aveva perso completamente la testa. Lanciava la racchetta per aria e poi la riprendeva, fingendo che gli scivolasse a terra, mostrando la mano all’arbitro come per significare che se la racchetta finiva a terra era perché la mano era sudata. Una farsa dell’eccesso, di cui non sembrava rendersi conto E’ stato, meritatamente seppellito di fischi. Ormai aveva deciso di fare il pagliaccio, non so quanto consapevolmente. Con l’ovale della racchetta in pugno, fingeva addirittura di voler rispondere con il manico puntato in avanti, tipo mazza da baseball.
Pazzo come il cavallo di Caligola. O era più pazzo l’imperatore? Ma Daniil quando perde il controllo lo perde senza freni. Ricordate quando qui contro Sinner che aveva sostituito Berrettini fingeva di sbadigliare dalla noia? A me Daniil sta simpatico e lo trovo certamente ragazzo brillante e intelligente, perchè pochi suoi colleghi danno il suo genere di risposte nelle conferenze stampa… però quando esagera non si può davvero approvarne i comportamenti.
Ho poi avuto modo di parlare con un giornalista russo, che era mio vicino di desk al Roland Garros e col quale siamo diventati amici a furia di scambiarsi cioccolatini e biscotti nei giorni di …magra parigina quando le partite finivano tardissimo e la mensa era chiusa, che mi ha riferito quel che gli ha detto Daniil: “Mi sento come vuoto dentro, senza energia, non riuscivo neppure più a pensare di dover lottare…”. Poi in conferenza stampa Daniil sorridendo ha dato l’impressione di essere comunque contento della sua stagione: “Chiuderla da n.4 o forse da n.5 resta comunque un buon risultato” ha concluso l’ex n.1 del mondo, lasciandomi per la verità un tantino perplesso. Possibile che sia così contento di aver abdicato?
Resta il fatto che ha perso e che adesso è Taylor Fritz il favorito per la qualificazione alle semifinali, insieme ovviamente a Sinner.
Nella sessione serale il n.1 al mondo ha infatti regolato per l’ottava volta di fila, 6-3 6-4, de Minaur. Nei 7 precedenti, tutti vincenti, aveva perso un solo set e concesso in media sette game e mezzo all’australiano. Insomma, è rimasto proprio in media. De Minaur è il giocatore che ha perso più volte di chiunque altro contro Sinner, una in più di Medvedev, sconfitto sette volte dall’italiano. Ma Daniil a Jannik lo ha anche battuto in sette occasioni (anche se una sola volta nelle ultime otto sfide).
In attesa di vedere in giornata il grado di forma di Alcaraz (oggi pomeriggio contro Ruud) e di Zverev stasera contro Rublev, Sinner resta – dopo la convincente performance di ieri sera – il grande favorito di questo torneo. Ciò anche se l’ostacolo de Minaur non è per lui un vero ostacolo. Lo dico io. Jannik non lo direbbe neppure sotto tortura.
Domani martedì Jannik dovrebbe giocare contro Fritz, secondo l’abituale meccanismo delle ATP Finals. Nella seconda giornata del round robin è infatti tradizione che si affrontino i due vincitori e i due sconfitti della prima partita, così che l’esito di quegli incontri non vada a pregiudicare la regolarità dei successivi.
Il palazzetto, l’ho già accennato, era ovviamente strapieno, ma soprattutto di una folla entusiasta. Non sono mancati i cori “Sinner, Sinner!”. E la gente mi è sembrata uscire dal Palasport piuttosto soddisfatta, nonostante i due singolari non siano andati oltre ai due set. Sinner ha dimostrato non solo grande solidità nei soliti fondamentali da fondo campo, ma anche grandi progressi al servizio. De Minaur è infatti uno che solitamente risponde benino, ma oggi per ben sei game su dodici, il 50%, non ha ottenuto neanche un punto sul servizio di Sinner. Eppure l’inizio di Jannik era apparso un tantino titubante. Era andato sotto di un break e per un tennista come Sinner superfavorito nei confronti dell’australiano, con tutto da perdere, poteva rappresentare anche un piccolo trauma. Ma questi sono discorsi che valgono per le persone, per i tennisti normali. E Sinner non lo è. Infatti, con la solidità con lo contraddistingue non si è minimamente turbato, ma anzi ha subito recuperato il break con gli interessi, perché gliene ha inflitto un altro e portato così a casa il primo set. De Minaur appariva proprio scoraggiato. E ne aveva ben donde.
Nel secondo set in fondo de Minaur non è affondato. Ma gli è bastato perdere un solo altro servizio per finire negli spogliatoi a capo chino. Non riusciva a rispondere a Sinner che variava in continuazione velocità, effetti e angoli al servizio. a di fatto non riusciva a rispondere a sufficienza al servizio di Sinner. E quando toccava a lui battere, le risposte di Jannik, immediatamente aggressive, erano anche molto profonde. Troppo per de Minaur che subiva quell’aggressività e non riusciva a uscirne e a riprendere un minimo di iniziativa. Il pallino lo aveva sempre Jannik. “Jannik giocava troppo lungo e subito..” confessava. Interrogato anche sulla vicenda Sinner e doping e sui tempi della sentenza all’appello frapposto dalla Wada _Pensi che avverrà prima del prossimo Australian Open? Sei sorpreso di quanto ci mettono a decidere…? – de Minaur è stato molto schietto e amichevole nei confronti di Jannik con il quale ha giocato anche dei doppi insieme: “Onestamente io sono soltanto un tennista. Non ho idea di come e quando maturino certe decisioni, accadrà quando deve accadere…Ma riguardo a Jannik posso solo dire quello che io conosco di lui come persona…anche se mi ha preso a pallate sette volte ormai (ma sono otto…)è una grande persona. Abbiamo vissuto momenti insieme sul campo. Io ho grande rispetto per lui e per il suo team”.
Bravissimo Alex, davvero. Oggi ci saranno altre due partite, quelle dell’altro gruppo, quello denominato Newcombe, con protagonisti Alcaraz nel pomeriggio e Zverev in sessione serale, entrambi favoriti contro rispettivamente Ruud e Rublev. Sarebbe una sorpresa se non fossero Zverev e Alcaraz a qualificarsi per le semifinali. Chi arriverà secondo incontrerà Sinner se Jannik terrà fede al pronostico che lo vede vincitore sia di Fritz, certo temibile se in gran giornata al servizio, che di un…Medvedev vuoto