Quando Daniil Medvedev gioca da Daniil Medvedev non ce n’è per nessuno. Alex De Minaur fa quello che può, anche uscendo a testa alta, ma oggi il russo è di un altro pianeta. Punti da capogiro che hanno messo la strada dell’australiano sempre più in salita. Fanno sorridere a posteriori le dichiarazioni di ieri dello stesso Daniil che non nascondeva la sua voglia di andare in vacanza.
D. Medvedev b. A. De Minaur 6-2 6-4
1° set: scambi lunghi, trionfa Daniil
Un inizio di partita prolungato, ma di marca russa. Basti pensare che quattro dei primi cinque game della partita sono terminati ai vantaggi, con l’unica eccezione a 30. A discapito dell’equilibrio che si possa pensare a giudicare dai lunghi scambi e dll durata dei singoli giochi, è Medvedev a comandare portando il match sul 4-1 grazie ad un doppio break consecutivo. Stupisce la grande tenuta mentale e fisica del russo fin qui, autore di alcuni punti di rovescio lungo linea spettacolari, ricchi di esplosività e aggressività che stanno mettendo in grande De Minaur, che fin qui si difende come può ma senza mai portarsi ad un passo dal break. Daniil si fa trovare pronto anche nel tenere il servizio decisivo che lo pota avanti grazie al 6-2. Tanta differenza sui punti con la prima di servizio, completamente dalla parte del russo con percentuali dell’81% a 48%.
2° set: Medvedev devastante, troppo per De Minaur
Nella seconda frazione De Minaur migliora nei primi turni di servizio, non andando mai a concedere palle break e chiudendo due su quattro a zero. L’australiano però non può nulla sui turni di risposta dove davanti a sé ad un Medvedev completamente rigenerato. Il russo, in particolare con un rovescio clamoroso, domina gli scambi lunghi che in una partita come questa fa tutta la differenza di questo mondo. La sfortuna dell’australiano, a parte qualche colpa in alcuni punti in risposta a rete, è di trovarsi davanti Medvedev in versione robot: spietato. Il break del 5-4 che consente al russo di servire è uno spettacolo per il tennis, un lungo linea che inchioda De Minaur e fa scatenare il pubblico presente a Torino. Poco più di una formalità chiudere anche il dodicesimo game in favore del russo che torna così ai suoi livelli dopo una partita sottotono.