Cesare Ciccotti, 18enne di Torino, grande appassionato e giocatore di tennis a livello agonistico, è uno dei raccattapalle delle Nitto ATP Finals. Quella di quest’anno è la sua terza partecipazione al torneo in questo ruolo. Con Jannik Sinner numero 1 del mondo, dal suo punto di vista sono cambiate tante cose. La prima su tutte, ci racconta Ciccotti, è che: “Quando sta giocando Sinner, il campo trema. Noi raccattapalle sentiamo letteralmente il campo tremare sotto i piedi. Il pubblico batte talmente forte con i piedi che l’Inalpi Arena si muove, o almeno così ci sembra”. La maggior parte dei “colleghi” di Ciccotti ovviamente tifa Sinner e solo qualche eccezione si divide in modo equo tra Alexander Zverev e Carlos Alcaraz.
Ma la Sinner-mania, secondo il giovane raccattapalle, ha completamente preso il sopravvento: “Quest’anno il pubblico è venuto solo per vedere Sinner. L’anno scorso non era proprio così. Adesso la gente applaude anche quando sullo schermo appare una pubblicità con Sinner. Non importa che lui sia in campo oppure no”.
Ritorniamo sul primo turno tra Daniil Medvedev e Taylor Fritz, nel quale il russo ha completamente perso la testa, lanciando e distruggendo la racchetta. “Ero esattamente dietro di lui”, mi spiega Ciccotti, “Ma non sono rimasto poi così sorpreso. Con Medvedev in campo siamo sempre tutti più attenti, soprattutto quando tocca a lui servire. Vuole sempre ricevere due palle da sinistra e due palle da destra. Dobbiamo essere velocissimi, altrimenti si innervosisce subito”.
Sempre nel match contro Taylor Fritz, Medvedev ha accidentalmente rotto il microfono di fondo campo in seguito al lancio della racchetta: “Insieme a un altro raccattapalle siamo corsi a raccogliere i pezzi del microfono perché si era rotto in mille pezzi”. L’anno precedente c’era un altro giocatore a mettere in difficoltà i raccattapalle, dice Ciccotti, l’ex numero 1 del mondo Novak Djokovic: “Anche con lui eravamo sempre molto tesi. Quest’anno invece, a parte con Medvedev, sappiamo di non avere grandi problemi. Anche se, quando Zverev sta perdendo, cambia un po’ atteggiamento nei nostri confronti”.
E Rublev? “No, Rublev è cattivo solo con sé stesso. Con tutte le persone che lavorano, noi compresi, è davvero uno dei più gentili e rispettosi”, dice Ciccotti, che per quanto riguarda i giocatori del doppio maschile non ha dubbi, “Sono in assoluto i più tranquilli. C’è un clima molto diverso quando entrano loro in campo”.