[1] J. Sinner b. [5] T. Fritz 6-4 6-4
TRIUMPHANT IN TURIN 💚🤍❤️@jannik defeats Fritz 6-4 6-4 to become #NittoATPFinals CHAMPION! pic.twitter.com/jt9hyjFRKB
— Tennis TV (@TennisTV) November 17, 2024
A Torino la stella di Jannik Sinner brilla ancora e questa volta lo fa più che mai perché il numero uno del mondo ha vinto le Nitto ATP Finals 2024, battendo in due set Taylor Fritz con il risultato di 6-4 6-4. Dopo la finale persa dell’anno scorso contro Novak Djokovic, Jannik si è presentato in anticipo a questa edizione con il peso non solo dell’essere padrone di casa, ma anche il favorito. Pronostici rispettati appieno. Diventa il nono giocatore nella storia della competizione capace di confermare in finale il risultato ottenuto nel round robin alla ripetizione dell’incontro, oltre ad essere il primo da Ivan Lendl nel 1986 a trionfare senza perdere set. Naturalmente, è il primo italiano nella storia a vincere il Master di fine anno.
1° set: avanti Sinner, Fritz vanifica un break point sul 5-4
Il primo game mette a dura prova i nervi di Fritz che avanti 30-0, si ritrova sul risultato di parità con l’azzurro che al primo vincente realizzato viene acclamato come se avesse realizzato il match point. L’americano però mantiene la calma e gestisce a suo favore la situazione con il primo gioco della partita. Sinner non è da meno, nemmeno a dirlo, e i primi suoi due punti della partita al servizio sono due ace che mettono in risalto il suo miglioramento esponenziale dal punto di vista della battuta. Sinner al sesto game si conquista due palle break consecutive, ma è bravissimo Fritz ad annullarle, in particolar modo con un servizio a 221 km/h che mette il gioco sul 40-40. Sinner ha altre due chance di break ai vantaggi e dopo aver vanificato la terza, alla quarta si inventa una meravigliosa palla corta che prende contro tempo Fritz: Jannik ottiene così il primo break della partita che vale il 4-3. Sinner consolida senza troppi affanni anche il servizio post break e questo lo mette in una chiara a netta situazione di vantaggio. Dopo 38 minuti arriva il primo set point a servizio per l’altoatesino che però spreca con un colpo leggermente troppo esterno, riportando il decimo game sul 40-40. Fritz non si limita a difendere e approfittando di un colpo non eccelso di Sinner si conquista un break point preziosissimo. La prima di Sinner è però troppo forte e precisa, salvando la situazione e subito dopo portandosi a casa il primo set grazie ad un puntualissimo ace, il decimo dell’incontro.
2° set: è tutto vero, Sinner è campione!
Anche se Fritz gioca una finale più che dignitosa, la differenza in campo c’è e si vede. Taylor mantiene come può i propri turni di servizio mentre Sinner fa molta meno fatica. Il momento topico arriva al quinto gioco dove Fritz, in un’apparente situazione di tranquillità sul 30-0, subisce tre punti di fila ritrovandosi con una palla break da difendere. Se prima ci riesce, alla seconda ai vantaggi è costretto ad alzare bandiera bianca con Sinner che dunque strappa il servizio all’avversario. L’ovazione del pubblico e il consueto pugnetto di Sinner sono la più grande rappresentazione del momento: la folla in delirio, Jannik concentrato ma consapevole della strada in discesa, a maggior ragione dopo l’hold che conferma di fatto il break appena messo a segno. Sinner continua a far sembrare facile colpi anche molto difficili e dopo un’ora e diciassette minuti si porta ad un solo game dalla vittoria. Fritz, spalle al muro dato che un break costerebbe la partita, si dimostra molto aggressivo nel gioco, quasi a voler ricordare a tutti che lui c’è nonostante ovviamente gli occhi di tutto il mondo si stiano spostando verso Sinner che per la prima volta servirà per vincere il titolo. Jannik è però più forte anche della tensione e con un doppio 6-4 si laurea campione! Torino è ai piedi del nostro campione, il più forte giocatore del mondo.