Sono volate scintille lunedì all‘Australian Open durante il match di doppio fra la coppia formata dalla francese Kristina Mladenovic e Shuai Zhang e quella formata dall’ucraina Lyudmyla Kichenok e Hao-Ching Chan. Al termine del match infatti, vinto da Mladenovic e Zhang e valevole per gli ottavi di finale, l’ucraina aveva rifiutato platealmente di stringere la mano sottorete a Kristina Mladenovic. Nell’intervista in campo la francese si è detta stizzita dal comportamente delle avversarie.
“È stato un inizio molto lento” ha commentato subito dopo la vittoria, “ma se volete la mia sincera opinione, credo che le avversarie mi abbiano svegliata perché hanno dimostrato antisportività durante il mio servizio e mi sono arrabbiata molto. Ero tipo ‘OK, ecco come inizia la partita’. Mi hanno svegliato ma sono rimasta molto composta con la mia partner e abbiamo lottato insieme per trovare una soluzione. Quello è stato l’innesco per me, e le cose sono andate sempre meglio durante la partita. Sono soddisfatta del nostro livello”.
Oggi è arrivato, via social, il chiarimento da parte dell’ucraina che ha spiegato le proprie ragioni:
“Vorrei chiarire la situazione verificatasi durante il 3° turno degli Australian Open contro Kristina Mladenovic. Sono stata accusata pubblicamente di comportamento antisportivo e vorrei spiegarmi. Ho ricevuto minacce molto dirette dalla mia avversaria durante la partita dopo averla involontariamente colpita con una pallina. La risposta che ho ricevuto alle mie tante scuse è stata: ‘Vedi di stare attenta!‘. Credo che un atto di rispetto come la stretta di mano non sarebbe stato appropriato al termine di un match contro persone che usano minacce verbali. Punto”.
