Gli incendi scoppiati a Los Angeles, per gli Stati Uniti, hanno rappresentato una delle pagine più malinconiche e controverse degli ultimi anni. Tante le persone che hanno visto bruciare, davanti ai loro occhi, le proprie abitazioni e i ricordi di una vita. Numerosi pure gli atti di sciacallaggio/saccheggio avvenuti nelle ore più drammatiche vissute in California.
Nessuno è stato risparmiato dai danni compiuti dal fuoco losangelino. Nemmeno una Hall Of Famer del tennis statunitense (e mondiale) come Pam Shriver, a cui erano stati rubati i trofei conquistati – nel corso del tempo – all’interno del circuito femminile. Sì, perché l’ex giocatrice originaria di Baltimora, nel doppio, vanta ben sette titoli all’Australian Open, cinque in quel di Wimbledon, cinque sul cemento dello US Open e quattro al Roland Garros. Oltre alla definitiva consacrazione del 1984, naturalmente, anno in cui – insieme a Martina Navratilova – riuscì nell’impresa storica di vincere il Grande Slam di doppio, trionfando in tutti e quattro i tornei major della stagione.
Epperò, come in ogni (bella) storia che si rispetti, c’è una sorta di lieto fine per l’ex tennista americana. E’ stata lei stessa, infatti, attraverso un post su X, a rivelare che i preziosi trofei sono stati recuperati e che ora si trovano in possesso della polizia locale. In precedenza, Shriver aveva dichiarato alla CNN che l’auto in cui aveva riposto alcuni dei suoi prestigiosi trofei era stata rubata. Al momento del furto, tra l’altro, l’ex campionessa a stelle e strisce si trovava in un hotel dopo aver evacuato la sua abitazione a causa degli incendi che avevano colpito l’area di Los Angeles.
Immediato il commento al post in questione proprio da parte della suddetta (leggendaria) Martina Navratilova, che si è espressa con un laconico, ma incisivo: “Fantastico! Ottimo lavoro della polizia“, a cui ha fatto seguito la replica di Shriver: “Oggi sembra di aver vinto un altro Slam…”. Infine, la finalista dello US Open edizione 1978, ha rilasciato alcune dichiarazioni raccolte da ESPN: “Per me non si trattava solamente di una questione sentimentale, qui trofei hanno un valore abbastanza ragionevole. Penso che diffondere la notizia abbia dato una bella spinta nel ritrovarli...”. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.
