Carlos Alcaraz è in finale dell’ATP Rotterdam. Dopo aver battuto Hubert Hurkacz, lo spagnolo numero tre al mondo sfiderà Alex De Minaur nell’ultimo atto del torneo olandese. Alcaraz si è concesso ai microfoni dei giornalisti dopo il successo contro il polacco.
D. Come ti sei sentito per quanto riguarda il livello che hai mostrato in questa partita? Sapevi che era solo questione di tempo prima che il livello di Hurkacz calasse?
Carlos Alcaraz: “Dovevo solo approfittare delle opportunità che mi si presentavano e sono davvero felice di essere riuscito a mantenere l’intensità e il livello di gioco. Soprattutto nel terzo set sono riuscito a mantenere la concentrazione e l’energia abbastanza alta dopo aver perso il secondo”..
D. Com’è stata questa prima settimana a Rotterdam?
Carlos Alcaraz: “L’atmosfera è incredibile, il sostegno e l’energia che sto ricevendo dal pubblico sono fantastici. È la mia prima volta qui a Rotterdam, ma sembra quasi che ci sia stato molte volte. Sia negli allenamenti che nelle partite, è stato tutto incredibile. Domani è l’ultimo passo, l’ultimo giorno. Spero di sentire ancora l’affetto della gente, quel supporto che alla fine è ciò che rimarrà.
D. Carlos, congratulazioni per la tua prima finale in un torneo indoor, giusto?
Carlos Alcaraz: “Sì, è la mia prima finale indoor. È sempre speciale raggiungere una finale in qualsiasi torneo, ma abbiamo parlato molto della mia performance nei tornei indoor. Poter giocare una finale significa molto per me“.
D. Forse non hai iniziato forte, ma hai chiuso la partita in modo molto deciso nel terzo set. Hai giocato su livelli diversi?
Carlos Alcaraz: “Non credo che ci sia stata una differenza di livello, è solo che mi sono ripreso dopo un brutto momento. Nel primo set mi sentivo bene, stavo giocando un buon tennis. Ma stavo affrontando un avversario che stava giocando un tennis incredibile, di altissimo livello. Ho cercato di servire meglio, e questo mi ha aiutato molto a ritrovare il mio gioco. Sono molto felice di aver mantenuto un buon livello per tutto l’incontro“.
D. Alex De Minaur sarà il tuo avversario. Che tipo di partita ti aspetti?
Carlos Alcaraz: “Cosa posso dire? È un avversario molto difficile. Sarà sicuramente una finale interessante”.
D. Carlos, ogni volta contro Hurkacz è una grande battaglia, ma trovi sempre un modo per vincere. Pensi che il momento decisivo della partita sia stato quando eri sotto 1-4, 0-4?
Carlos Alcaraz: “Lui ha iniziato benissimo, stava giocando un tennis incredibile. Mi ha sorpreso il fatto che non sbagliasse praticamente nessun colpo. Sentivo che stava giocando molto bene dalla linea di fondo. Ho cercato di servire meglio, di giocare con più aggressività. Era questo il mio pensiero nel primo set: essere più aggressivo, prendere il controllo del punto e lottare, lottare e aspettare le mie opportunità. Credo di averlo fatto abbastanza bene e sono molto felice di aver cambiato l’inerzia del match a mio favore. È stata una grande battaglia“.
D. Carlitos, come ti senti fisicamente? Hai menzionato di un fastidio all’inizio della settimana.
Carlos Alcaraz: “Mi sento molto meglio rispetto all’inizio della settimana. Ma non direi che mi sento al 100%, c’è ancora un po’ di fastidio. È anche una questione di superstizione, aiuta a respirare normalmente e mi aiuta molto, ma una volta che ho iniziato il torneo con questo cerotto sul naso, non potevo più toglierlo. Fino a quando non vinco e alzo il trofeo, non lo tolgo“.
D. Carlos, cosa ne pensi del fatto che nessun giocatore spagnolo ha mai vinto questo torneo?
Carlos Alcaraz: “Credo che sia una motivazione in più per me. Sapere che nessun tennista spagnolo ha mai vinto qui mi spinge a dare tutto in finale”.
D. Sai quante finali indoor ha vinto Rafa in tutta la sua carriera?
Carlos Alcaraz: “Non lo so”.
D. Solo una. Quindi domani avrai la tua opportunità.
Carlos Alcaraz: “Vedremo. Come ho detto tante volte, tutti parlano del mio tennis sul cemento indoor. Sono molto felice di dimostrare di essere pronto per giocare un buon tennis indoor e di poter disputare la mia prima finale qui a Rotterdam“.
