In attesa di conoscere chi tra Rublev e Draper solleverà il trofeo dell’ATP di Doha, ecco che lo swing arabo sul cemento si mobilita per la prossima competizione, quella di Dubai. Il secondo 500 vede al via le sue qualificazioni, con i nostri italiani a raccogliere fortune alterne. Dopo aver portato Alcaraz al terzo in quel di Doha, Luca Nardi conferma l’ottimo momento di forma. Il pesarese regola in due set Llyod Harris con un 6-3 7-5 mettendo nel mirino Marton Fucsovics, ultimo ostacolo al tabellone centrale. Si ferma, invece, Andrea Vavassori. Troppo Botic Van de Zandschulp per il torinese che mette insieme solo quattro game e si arrende con un netto 6-1 6-3 in appena un’ora di gioco.
[5]L.Nardi b. L.Harris 6-3 7-5
E’ quello che gli si chiede per cambiare marcia. Luca Nardi fa il suo e batte Lloyd Harris in due set, rischiando il tanto che basta per allenare anche il suo gioco sotto pressione. Dopo gli ottavi raggiunti a Doha, continua il suo ottimo stato di salute con l’avversario sudafricano costretto ad alzare bandiera bianca, nonostante i 19 aces messi a referto. Al pronti via è il pesarese a colpire subito, andando a brekkare nel secondo game dell’incontro portandosi in un amen sul 3-0. Una volta al timone del parziale non ci sono sbavature, le briciole sui propri turni in battuta suggeriscono una comoda chiusura 6-3 in solo 34 minuti di gioco. Tutto troppo facile, così il nativo di Città del Capo si ricorda di essere stato numero 31 al mondo e prova a reagire prima salvando una palla break sul proprio turno inaugurale, salvo poi sfiorare consecutivamente il sorpasso nei successivi due turni al servizio di Nardi. Il match è decisamente più combattuto ma si rimane on serve. Quando il tie break sembra la naturale risoluzione del secondo set, arriva nell’undicesimo game la zampata dell’azzurro a rompere l’equilibrio. C’è solo da mettere il punto esclamativo, con la testa di serie numero 5 del tabellone delle qualificazioni a non lasciar giocare il rivale: tante prime vincenti e 7-5 in cascina. Il pesarese si giocherà il pass per il main draw contro Marton Fucsovics, con il magiaro che famelicamente lascia solo un game allo slovacco Jozef Kovalik in solo 44 minuti di partita.
[6]B.Van de Zandschulp b. [WC]A.Vavassori 6-1 6-3
Nulla da fare per Andrea Vavassori. Una buona versione di Botic Van de Zandschulp basta per fermare la corsa del piemontese al tabellone principale di Dubai. Il compagno di doppio di Simone Bolelli viene travolto soprattutto nel primo set, con l’olandese tracimante nel suo gioco che archivia il parziale in appena ventisette minuti. Paradossalmente è nel primo round, nel quarto gioco, che Andrea avrebbe l’immediata palla del controbreak ma è solo un sussulto prima di capitolare con tre turni di battuta ceduti all’avversario. 6-1 in 27′ è una bella sberla da cui riprendersi, l’azzurro ci prova ma è il break che lo porta sotto 4-2 a tagliargli le gambe: alcuni errori banali e il sigillo apposto dal tennista dei Paesi Bassi con un grande passante in diagonale di dritto. Da lì non c’è chance di riaprire il match, cala il sipario in appena un’ora di gioco con il punteggio di 6-1 6-3.