La nuova superficie sarà davvero più veloce? E creerà problemi ad Alcaraz?

Carlos ha vinto le ultime due edizioni e vanta un bilancio complessivo di 16-2: pochi dubbi che le condizioni siano di suo gradimento. O bisognerebbe dire fossero? Perché, se l’aria del deserto rimane quella, la superficie è cambiata da Plexicushion a Laykold. Ricordiamo due anni fa Medvedev sbottare contro la lentezza dei campi: “Questo non è un campo in cemento, io lo so: sono uno specialista”. Scopriremo quindi se e quanto la superficie sarà effettivamente più veloce (meno lenta, per dirla con Daniil) e in che misura ciò eventualmente limiterà Alcaraz. Il quale, peraltro, sul duro ha sì percentuali inferiori rispetto a terra ed erba, ma ha già vinto sei titoli, tra cui US Open e Miami, giocati proprio sul Laykold.