[12] H. Rune b. T. Griekspoor 5-7 6-0 6-3

Un’ora in altalena emotiva. Poi, il riassestamento e la supremazia. Holger Rune è il primo semifinalista del BNP Paribas Open di Indian Wells. Con il punteggio di 5-7 6-0 6-3, dopo due ore e otto minuti di gioco sullo Stadium 2, il 21enne di Gentofte l’ha scampata su un Tallon Griekspoor non troppo in giornata, anche a causa di vento e pioggia che ha faticato a gestire. Dopo un primo set colmo di break, rimonte, contro-rimonte e molto, molto nervosismo da parte del 12esimo favorito del seeding, il match da inizio seconda frazione ha imboccato sin da subito la via della Danimarca. Rune è riuscito a calmarsi e ha trovato lo spirito giusto con cui affrontare l’incontro. Il 29enne di Haarlem, invece, non ha saputo trovare gli appigli giusti per imporre il suo tennis e di fatto si è piano piano consegnato al suo avversario, più determinato e centrato. In questa giornata, complessivamente più forte.
Rimane comunque un torneo spettacolare per Griekspoor, capace di sconfiggere il numero 2 al mondo, e prima testa di serie dell’evento, Alexander Zverev per poi spingersi sino al suo primo quarto di finale 1000. Con ogni probabilità, dal prossimo lunedì salirà di nove posizioni e si attesterà alla 34esima piazza del ranking. Troppi però 47 gratuiti da parte sua, oltre a ben 15 palle break offerte e uno scarso 29% di conversione con la seconda palla di servizio. Molto meglio invece Rune, che nonostante sia riuscito a cancellare solamente 1 delle 4 palle break concesse, ha terminato la partita con un +7 nel saldo vincenti/errori (33/26), 6 ace messi a referto e un ottimo 76% di capitalizzazione con la prima.
Dopo due sconfitte passate, arriva il primo successo del numero 13 ATP su Griekspoor. Sesta semifinale 1000 per il classe 2003 danese, seconda su cemento outdoor dopo Cincinnati 2024 e terza negli ultimi quattro Masters giocati. Diventa poi il primo tennista scandinavo a conquistare le semifinali al Tennis Paradise da Robin Soderling nel 2010 e ci arriva dopo ottime affermazioni, tra cui anche quelle contro Ugo Humbert e Stefanos Tsitsipas. Ora, per un posto in finale, Daniil Medvedev o Arthur Fils.
Primo set: nell’instabilità dei servizi Rune paga il nervosismo contro un Griekspoor più concentrato
Mette sin da subito le cose in chiaro Rune in avvio di incontro. Con un tennis vario e allo stesso tempo preciso il 21enne danese porta a casa il primo gioco a 15. Poi, mette pressione in risposta a Griekspoor, il quale, ancora un po’ contratto, commette un paio di doppi falli, prende scelte di gioco prevedibili e il suo avversario lo punisce strappandogli la battuta alla seconda palla break. Ma ecco che Tallon riesce a entrare in partita. Lascia andare bene il braccio, costringe il numero 12 del seeding – che nel frattempo ha pure lui iniziato a sbagliare qualcosa – a rincorrere e in un lampo si riprende il servizio a 15. Dopo una breve pausa per pioggia di alcuni minuti i giocatori tornano in campo e Rune inizia a scaldarsi.
Dalla sua racchetta cominciano a uscire troppi gratuiti. Il numero 43 ATP ringrazia e attua il sorpasso con tanto di break. Holger, infastidito, striscia il suo attrezzo sul cemento californiano e lancia con violenza una palla dal lato opposto del rettangolo da gioco. Dopo un veloce intervento medico per Tallon – un po’ dolorante alle dita del piede destro – il danese è bravo a procurarsi una palla del contro break nel game seguente, ma il dritto lo tradisce e l’olandese non perdona. Mette la pezza con il colpo di inizio gioco e sale 4-2. Rune è sempre più nervoso. Tiene però botta alle accelerazioni di Griekspoor, che nell’ottavo gioco commette qualche errore con il dritto e offre palle break all’avversario. La prima l’annulla con carattere, ma nella seconda spedisce fuori un dritto agevole a sventaglio regalando di fatto il break a Rune, capace pochi minuti dopo di attuare il contro-sorpasso grazie a una fiducia ritrovata specialmente con i colpi a rimbalzo.
Non molla però il 29enne di Haarlem che, attento, si assicura con delle buone prime il 5-5. Tutt’un tratto il giovane danese ricomincia a mancare colpi banali dalla linea di fondo. Griekspoor accumula punti semplicemente rimanendo regolare e strappa ancora una volta il break allo sfidante. Al momento di servire per chiudere la frazione, Tallon subisce un passaggio a vuoto e consegna tre palle break a Holger. Quest’ultimo se le fa annullare una dopo l’altra (ottime prime olandesi), ai vantaggi sciupa la quarta – non riesce a mettere a segno un passante complesso – e dopo cinquantotto minuti Griekspoor riesce finalmente a mettere in archivio il set con lo score di 7-5.
Secondo set: Rune trova tennis e spirito giusti, Griekspoor scompare dal campo
Seppur con qualche difficoltà, Rune tiene ai vantaggi il gioco di apertura del secondo set, tentando di appropriarsi di una leggerezza che nel primo parziale non gli è appartenuta. Cerca ora di trovare solidità e sicurezza da fondocampo. Scambia molto bene, Tallon fatica a sfondare e addirittura a zero si fa strappare la battuta dopo un gioco estremamente ventoso. Poi, in un lampo, il danese allunga sul 3-0. Non riesce più a trovare incisività con i colpi Griekspoor, investito dall’ottima manovra di gioco di Rune, che acciuffa un altro break in scioltezza e poi, conquistandone un altro ancora contro il rassegnato avversario – ma solo dopo la seconda breve pausa per pioggia sul triplo set point per Holger -, trascina la partita con un 6-0 al set decisivo dopo un’ora e ventisette minuti di gioco.
Terzo set: Rune scappa via nel punteggio, Griekspoor non sa più che pesci pigliare
Toilet break per entrambi e si ricomincia a competere. Il classe 2003 di Gentofte si assicura il primo game a 15, proponendo un tennis calcolato ed efficace. In seguito, si rende pericoloso in risposta, ma Griekspoor si aggrappa al colpo di inizio gioco e la spunta ai vantaggi. Non riesce a fare altrettanto però poco dopo. Avventuratosi nei pressi della rete più volte senza troppa convinzione, Tallon diventa facile preda delle accelerazioni di Rune, che con carattere conquista il break e alcuni istanti a seguire il 4-1 tenendo la battuta a 0. Il quinto gioco è teatro di gran tennis: passanti in corsa, volée e smorzate sopraffine da una parte e dall’altra. L’olandese si salva cancellando un break point che sarebbe risultato fatale e tenta di rimanere aggrappato al match. Ma l’epilogo è oramai scritto. Il vantaggio di Holger è troppo consistente. Ed ecco che, seppur con qualche brivido, Rune chiude con un ace dopo due ore e otto minuti di tennis e si qualifica per le semifinali con un successo avvenuto per 5-7 6-0 6-3.