E’ inutile girarci intorno: Novak Djokovic sta attraversando una delle fasi più difficili della sua carriera. Il campione serbo, ventiquattro volte vincitore slam, è reduce dalla sconfitta subita contro l’olandese Botic van de Zandschulp in quel di Indian Wells, che ha certificato – quasi ufficialmente – il momento negativo attraversato dall’atleta di Belgrado (per lui una serie di errori non forzati soprattutto nel primo e nel terzo set). Va da sé, naturalmente, che negli ultimi giorni siano in tanti a chiedersi cosa riserverà il futuro al giocatore classe ’87. O, almeno, quello immediato. Tra questi, anche l’ex tennista svizzero ed ex coach di Steffi Graf, Heinz Gunthardt.
Quest’ultimo, infatti, ha rilasciato un’intervista al quotidiano svizzero “Blick” in cui – tra le altre cose – ha provato a dire la sua circa la situazione in cui versa attualmente il fuoriclasse serbo. “Non è facile rimanere competitivi per un lungo periodo di tempo.”. Ha sottolineato Gunthardt. “Soprattutto alla sua età. La costanza e gli automatismi si acquisiscono giocando tante partite e Nole ha un calendario piuttosto ridotto in questa fase della sua carriera…“. Ha continuato.
“Nel tennis di alto livello bastano pochi dettagli per fare la differenza, in un modo o nell’altro. Invecchiando, occorre allenarsi in modo più efficiente.“. Ha aggiunto l’ex specialista nel doppio. “Quando allenavo Steffi Graf, facevamo meno sessioni di allenamento nell’ultima parte della sua carriera, ma ogni minuto era prezioso…“. Ha chiosato Gunthardt.