Arriva una folata di novità da casa Rublev. Il tennista russo ha deciso di espandere il suo staff tecnico, interpellando l’ex numero uno del mondo Marat Safin. La leggenda di Mosca sarà parte integrante del team di Rublo, ma l’head coach rimarrà lo spagnolo Fernando Vicente, nel box di Andrey dal 2016. L’introduzione del “pezzo da 90” all’interno dell’ecosistema Rublev, vuole rappresentare una svolta – o una scossa – all’attuale situazione del russo, che oltre alle sfuriate nelle quali ha mostrato segni di “autolesionismo”, necessita di una fresca ventata d’entusiasmo per cambiare le sorti della sua carriera, al momento in fase di stallo. Già in passato Rublev aveva dichiarato di tenersi in contatto con Safin, che lo ha aiutato a superare momenti difficili, ma ora l’ex n. 1 sarà parte integrante del team.
Un 2025 che ha già portato un trofeo in bacheca – alla stregua di Carlitos Alcaraz – non colmando però le frustranti sconfitte rimediate a Dubai, Montpellier, Indian Wells; poi l’ultima, a Miami, contro Zizou Bergs. Sono diventati tanti, troppi gli “stop” nei primi turni, in match che peraltro lo vedevano spesso strafavorito sui rispettivi avversari. Marat Safin affiancherà il russo già dalla prima trasferta sul rosso, al Masters 1000 di Montecarlo, dove nel 2023 Rublev conquistò uno dei titoli più importanti della sua carriera. Funzionerà, il binomio russo Safin-Rublev?
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