M. Sakkari b. [6] J. Paolini 6-2 6-1
Maria Sakkari sembrava in ascesa, ma da qui a darla vincente su Jasmine Paolini con così tanta facilità ce ne passa. Il punteggio finale, al terzo turno del Mutua Madrid Open, è 6-2 6-1 appannaggio della 29enne greca dopo un’ora e diciannove minuti di gioco. Un match che riporta l’ex numero 3 WTA, ora numero 82, in vantaggio nei testa a testa con la tennista toscana (2-1), uscita sconfitta per la seconda volta su due in un match sul rosso contro Sakkari, che aveva vinto l’unico precedente su terra battuta al Roland Garros 2021.
Non è mai scesa in campo la 29enne toscana in questo incontro. Troppi gratuiti, una prova altamente insufficiente al servizio (6 break subiti, con i punti vinti in battuta che sono molto meno della metà di quelli giocati: 24 su 59) e un linguaggio del corpo negativo. Semplicemente, una brutta giornata per la numero 6 al mondo, che, salvo una semifinale di Mirra Andreeva o Madison Keys in questo evento, da lunedì 5 maggio potrebbe tornare in top 5. Una magra consolazione. Non le riesce quindi la conferma dell’ottavo del 2024 e perde così la seconda partita in stagione (a fronte di 11 successi) contro una tennista fuori dalla top 50 (l’altro è il match contro Sofia Kenin, da infortunata, a Dubai).
Per Sakkari, invece, questo torneo sta diventando quello della rinascita, grazie a una nuova consapevolezza. In recenti interviste a Tennis Channel, infatti, la giocatrice greca ha affermato di stare molto meglio ora rispetto a quando si trovava nelle prime posizioni mondiali. Al momento riesce a godersi il percorso e, parole sue, se fosse costretta a ripartire dal circuito Challenger per ricostruirsi una buona classifica, per lei non sarebbe un problema.
Aggressiva, potente e regolare allo stesso tempo, l’atleta ellenica ha disputato una partita pulita e colma di vincenti dall’inizio alla fine, subendo un solo break. Dopo 8 sconfitte consecutive contro top 10, riesce finalmente a rimettersi in carreggiata con la sesta affermazione sul rosso (su 12 scontri totali disputati) ai danni di un’avversaria tra le prime dieci. Avanza così per la quarta volta agli ottavi di finale in questo torneo e affronterà Elena Rybakina o Elina Svitolina.
Primo set: Sakkari vintage, Paolini non regge l’urto
(ha collaborato Beatrice Becattini)
Non inizia nella maniera più semplice l’incontro di terzo turno di Jasmine Paolini, in affanno sin da subito al servizio. Nel game inaugurale annulla due palle break consecutive e ne concede altrettante sull’1-1. Sakkari regala in entrambi i casi con il rovescio, ma con il medesimo fondamentale si guadagna una quinta possibilità di strappare la battuta a Jasmine, che, chiamata a rete, sbaglia una volée per lei tutt’altro che impossibile. Sotto di 2-1 Paolini si mette in moto e inizia a macinare punti, guadagnandosi la palla del contro break. Riesce a procurarsene un paio, ma la 29enne greca è inappuntabile da fondocampo e con un ottimo tennis costruito colpo dopo colpo avanza 3-1.
Non sa come porre rimedio la tennista toscana alle eccellenti risposte dell’avversaria, capace di entrare dentro al campo per spingere sin dai primi frangenti di ogni punto. Jasmine va fuori giri, prende alcune scelte sbagliate, dettate dal nervosismo, e cede ancora una volta la battuta. Cerca però di risollevarsi subito dopo, incoraggiata da Marc Lopez e Sara Errani, la tennista italiana con il miglior risultato in questo torneo (semifinale nel 2013). Il rovescio inizia a viaggiare che è una meraviglia, la greca controbatte sferrando fiammate di dritto, ma alla terza occasione azzurra è costretta a cedere uno dei due servizi.
Poco male, perché in riposta torna a fulminare la 29enne toscana, che subisce l’ennesimo break, questa volta addirittura a 0. Totalmente disunita, la semifinalista di Miami e Stoccarda si lascia andare nell’ottavo game e cede così il parziale 6-2 dopo cinquanta minuti di tennis.
Secondo set: Paolini non entra in gara, Sakkari protrae la marcia trionfale
Non cambia lo spartito a inizio seconda frazione. La confusione nella testa della numero uno italiana si protrae anche nel game d’apertura dove, nonostante annulli tre palle break filate, ai vantaggi vanifica il recupero sbagliando malamente una smorzata (che non ci stava in quel momento). L’ex numero 3 WTA, ora 82, sale quindi subito sull’1-0 e servizio. Allunga poi sul 2-0 e qui, cercando di scuotersi, Paolini conquista il suo primo gioco del set senza perdere 15. Tenta poi di riprendersi la battuta trascinando Sakkari ai vantaggi. Ma la greca non ammette cali né con il colpo di inizio gioco, né tantomeno con quelli a rimbalzo e sale così sul 3-1.
Parecchio dietro la linea di fondocampo, Jasmine torna a essere investita dalla potenza di fuoco della sfidante, che sfrutta gli errori avversari per convertire un’altra palla break. Per l’azzurra la strada diventa sempre più in salita. Ben presto quella strada prende la forma di una parete rocciosa troppo impervia da scalare. Abbattuta, sconfortata e poco lucida, la numero 6 al mondo si abbandona al dominio di Sakkari, che con l’ennesimo break chiude la contesa 6-2 6-1 dopo un’ora e diciannove minuti. La greca alza le mani al cielo in segno di rinascita, l’azzurra lascia il campo quasi in lacrime. La dura legge del tennis colpisce ancora.