Gabriele Piraino cala il poker. Il mancino classe 2003, trionfa sulla terra rossa di Santa Margherita di Pula superando in due set lo spagnolo Max Alcala Gurri con lo score finale di 6-3, 6-4. Un successo che segue le finali vinte di Bologna e Antalya – rispettivamente contro il francese Mathys Erhard e lo svizzero Kilian Feldbausch – e che vale il quarto titolo Itf in bacheca: replicato inoltre il trionfo dello scorso anno, quando festeggiò il suo primo titolo del circuito. In Sardegna, il tennista palermitano si è fatto strada imponendosi sul toscano Gianmarco Ferrari (7-6 7-5), l’abruzzese Andrea Picchione (ritiratosi al terzo game) e il numero 1 del tabellone e numero 251 Atp Jay Clarke. Poi, il match a senso unico contro il ravennate Federico Bondioli vinto per 6-2, 6-1 che ha alzato il sipario sull’ultimo atto del torneo cagliaritano.
Nel 2023, reduce dal record di 10 vittorie e 10 sconfitte fra Itf e Challenger, Piraino aveva raccontato a Ubitennis la crescita della scuola siciliana che aveva già visto Marco Cecchinato, Salvo Caruso e i fratelli Tabacco scalare i vertici della graduatoria mondiale fino al 16º posto del semifinalista del Roland Garros 2018. Per ultimo, la giovane promessa Federico Cinà, che all’età di 18 anni (compiuti lo scorso 30 marzo) si è già regalato i big match contro Grigor Dimitrov a Miami e Sebastian Korda a Madrid (ko al terzo set). Ed è proprio “Pallino” che Piraino punta a raggiungere agli Internazionali d’Italia, le cui prequalificazioni avranno inizio martedì 29 aprile. Piraino, che nella graduatoria mondiale occupa la posizione numero 427, potrebbe inoltre ricevere dalla Fitp la wild card per le qualificazioni o perfino per il main draw, come già accaduto per Cinà e l’altra palermitana in gara Giorgia Pedone.
(di Enrico Picone)