“Sarà una partita molto difficile, contro Jannik a Roma, il giorno del suo ritorno. Lui è un giocatore impressionante, ha vinto molti grandi tornei. Devo pensare a me, preparare le mie cose per tentare di vincere. So di giocare contro il numero uno del mondo a Roma: spero di rovinargli un po’ il ritorno! (sorridendo). Ma sarà un giorno molto speciale”. Così Mariano Navone ai microfoni dei media presenti al Foro Italico: l’argentino, dopo aver battuto Federico Cinà al primo turno, sarà l’avversario di Sinner sabato, nel giorno del rientro del numero uno del mondo sul circuito.
Che Sinner ti aspetti?
“Dopo la sospensione di tre mesi gli mancherà un po’ di ritmo. Ma sarà comunque una partita molto complicata, ovviamente. Giocare contro un numero uno del mondo italiano nel suo Paese sarà una bellissima esperienza. Se perdo non succede nulla, se vinco sarebbe una cosa grande. Sarà una sfida che dirà quale è il livello attuale di entrambi”.
Il pubblico oggi ti ha infastidito?
“Non è successo nulla, sono cose di campo. Certo non mi sono trovato bene in alcuni momenti, non ho mancato di rispetto a nessun italiano e tantomeno a Cinà che è un ragazzo giovane, quindi non capisco perché alcuni cercavano di parlarmi durante il gioco, però sono cose che succedono nel tennis”.
Che effetto ti fa, da argentino, essere a Roma nei giorni in cui si sceglie il successore di Papa Francesco?
“Un gran peccato che sia morto, è stato uno dei più grandi personaggi della storia dell’Argentina. Ci mancherà moltissimo. Spero che il Conclave elegga presto il nuovo Papa”.
