Una partita da dimenticare per Casper Ruud, travolto dal ciclone Jannik Sinner sul Centrale di Roma. Una sconfitta per 6-0 6-1 contro l’azzurro che dunque approda in semifinale, dove affronterà Tommy Paul.
Una prestazione a dir poco perfetta per Jannik, come ammette anche Ruud: “Sì, è stata la cosa più vicina alla perfezione che io abbia mai visto, almeno da un giocatore che ho affrontato, bisogna solo dargliene atto. Voglio dire, nei primi quattro game ho forse commesso un paio di errori non forzati con il dritto, in cui ho provato a forzare ma ho sbagliato. Tutto il resto che è uscito dalla sua racchetta, per tutta la durata del match, sembrava andare a più di cento miglia orarie. Ogni singolo colpo, sia di dritto che di rovescio, anche sui miei colpi, che a volte sento essere piuttosto pesanti, la palla tornava indietro come un proiettile. È semplicemente immensamente impressionante. È davvero tutto quello che posso dire”.
Cosa avrebbe potuto fare di più Ruud? Casper prova a dare una risposta: “Il colpo che mi ha tradito di più oggi è stato il servizio. Se avessi servito meglio avrei ottenuto più punti diretti. Dal fondo forse ho vinto uno o due scambi lunghi. Ma non sono nemmeno sicuro di averne vinto qualcuno, a pensarci bene. Nella maggior parte degli scambi da fondo campo è stato lui ad avere la meglio, anche se sentivo di aver cercato di impostare i punti come volevo. Lui però era semplicemente ovunque. È un po’ come dire che, quando qualcuno gioca così bene, sembra che abbia due dritti: uno dal lato del dritto e uno dal lato del rovescio. Nel suo caso, è quasi come se avesse due rovesci, perché anche il suo rovescio è eccezionale. Era come giocare contro un muro che ti tira palline a cento miglia orarie in continuazione“.
C’è chi parla di Sinner sottovalutato sulla terra battuta, un’affermazione che non trova d’accordo Ruud: “Forse dalla gente, non lo so. Io non lo sottovaluto affatto, su nessuna superficie. È arrivato in semifinale a Parigi l’anno scorso, semifinale qui quest’anno, che credo sia il suo miglior risultato qui. Sicuramente può fare di più, può puntare ancora più in alto qui. Anche semifinale a Monte-Carlo l’anno scorso, voglio dire.
So che può giocare davvero bene. In semifinale a Parigi ha portato Carlos al quinto set. Non è un segreto che giochi bene su questa superficie.
Finora nella sua carriera non ha avuto tantissimo successo su terra, ma non c’è motivo per cui non possa averlo, se gioca così”.
Ruud però cerca di non vedere solo i nati negativi: “Sinceramente non è stata così terribile. Penso che sia stato più divertente che altro, anche se ho perso 6-0 6-1. Ti limiti a guardarlo e dire: “Questo è… sì, roba di un altro livello”, ma non so cos’altro dire. È stato quasi divertente assistere a una cosa del genere. Certo, avrei voluto una partita più equilibrata. Avrei voluto dare al pubblico e ai tifosi un match più lungo e combattuto.
Ma penso di essere sceso in campo pronto per giocare, solo che lui era ancora più pronto. Ogni zona in cui io riuscivo a colpire bene, lui rispondeva ancora meglio. Non riuscivo mai a rispondere con un colpo superiore. Questa è stata semplicemente la storia del match“.
