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ATP

ATP Amburgo: Bolelli-Vavassori perfetti in finale, arriva il secondo 500 dell’anno

Netto 6-4 6-0 per la coppia azzurra che battono Molteni-Romboli e conquistano Amburgo mettendo il punto esclamativo ad una settimana perfetta

Last updated: 25/05/2025 11:32
By Carlo Galati Published 24/05/2025
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6 Min Read
Simone Bolelli (Italia), Andrea Vavassori (Italia) Hamburg, 23.05.2025, Tennis, Bitpanda Hamburg Open 2025, ATP 500

Dal nostro inviato ad Amburgo

Sotto il cielo più azzurro che mai di Amburgo, la bandiera tricolore torna a sventolare alta grazie alla vittoria di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che trionfano nell’ATP 500 tedesco superando in finale la coppia sudamericana composta da Andrés Molteni e Fernando Romboli con un netto 6-4 6-0. Una vittoria perentoria, costruita su un dominio totale al servizio nel primo set e su un’accelerazione implacabile nel secondo, culminata in un bagel che non lascia spazio a interpretazioni. È il terzo titolo stagionale per il duo azzurro, dopo quelli ottenuti a gennaio sull’hard di Adelaide (ATP 250) e a febbraio sull’indoor di Rotterdam (ATP 500), e il secondo di categoria 500, a certificare una stagione da protagonisti assoluti nel circuito di doppio.

Il match è stato la fotografia perfetta dell’intesa, della solidità e della freddezza del binomio italiano: senza mai perdere il servizio, concedendo appena due punti in tutto il primo parziale e cancellando con classe le uniche due palle break concesse nel secondo, Bolelli e Vavassori hanno mostrato una maturità tattica e una qualità tecnica che li proiettano con ambizione verso i prossimi grandi appuntamenti. Amburgo ha confermato quanto già visto nei tornei precedenti: la chimica tra il tocco di Vavassori e l’esperienza di Bolelli è oggi tra le più affiatate e vincenti di tutto il circuito. Mentre il Centrale del Rothenbaum applaudiva convinto, l’Italia del tennis può gioire ancora una volta grazie a questi due ragazzi che di questa specialità sono maestri. E durante il BitPanda Hamburg Open lo hanno dimostrato ancora una volta.

Primo set: Bolelli-Vavassori dominio al servizio e freddezza nel momento chiave

Parte bene la coppia azzurra nel match: vinto il sorteggio, Bolelli sceglie di servire e non sbaglia. Tre prime vincenti e una pregevole volée di Vavassori chiudono il game d’apertura senza affanni. Anche Molteni e Romboli tengono il proprio turno di battuta, ma con qualche affanno in più. Al contrario, Vavassori conferma subito l’efficacia del servizio azzurro: game vinto a zero e 2-1 per l’Italia.
Il copione si ripete: la coppia sudamericana lotta per restare in scia, ma è costretta a soffrire in ogni turno di battuta. Di contro, Bolelli e Vavassori viaggiano spediti, senza mai concedere spiragli agli avversari. Sul 3-2, l’inerzia è chiaramente dalla parte italiana. Anche nei game successivi le cose non cambiano: sebbene Molteni e Romboli riescano a tenere il servizio, sono sempre costretti a sudare, mentre gli azzurri vincono ancora a zero, per la quarta volta consecutiva, portandosi sul 4-3. Un dato che fotografa alla perfezione il dominio al servizio di Bolelli e Vavassori.
La prima palla break del match arriva nell’ottavo game, ma Molteni è lesto a cancellarla con una volée chirurgica. Si prosegue in equilibrio fino al 4-4. Solo dopo 31 minuti di gioco Molteni e Romboli riescono a conquistare il primo punto in risposta, grazie a una giocata aggressiva di Romboli su Vavassori. Arrivano anche un secondo punto, ma non basta: l’Italia sale 5-4.
Nel decimo game, ecco i primi due set point per la coppia tricolore: il primo è annullato da un bel dritto incrociato di Romboli, ma sul secondo è Vavassori a prendersi la scena, chiudendo con un incisivo inside-in che trafigge la difesa sudamericana. Il primo parziale è azzurro, 6-4, con pieno merito, considerando anche i soli due punti concessi al servizio in tutto il set.

Secondo set: accellerano gli azzurri, bagel inevitabile e vittoria


Parte al servizio Andrea Vavassori, che tiene il primo game senza troppi patemi, lasciando agli avversari un solo punto. Ma è nel secondo game che arriva il primo vero strappo del match: break immediato per la coppia azzurra, frutto di un insistito martellamento da fondo, soprattutto con il dritto, che sfonda la tenace difesa sudamericana.
Con il 2-0 in tasca la strada sembrerebbe in discesa, ma Bolelli e Vavassori sanno bene che non è il momento di distrarsi. E infatti, trascinati da un Molteni molto presente, i sudamericani si portano rapidamente sullo 0-30 nel terzo game. Gli azzurri recuperano, ma devono fronteggiare le prime palle break dell’incontro: la prima viene cancellata con una volee perfetta di Vavassori, la seconda… con un pizzico di fortuna. Due righe consecutive colpite — prima da Bolelli, poi da Vavassori — regalano il 3-0 in un game che avrebbe potuto riaprire i giochi.
Lo scossone sembra scuotere i sudamericani, ma nel quarto game arriva il colpo del ko: altro break azzurro e 4-0 pesantissimo. Il successivo turno di battuta è una formalità e, sul 5-0, Bolelli e Vavassori si costruiscono il primo match point dopo appena 1h07 di gioco. La vittoria arriva subito dopo ed è Bolelli a costruire il punto costringendo gli avversari all’errore. È la fine, è la vittoria del 500 di Amburgo, il secondo della stagione dopo Rotterdam. 


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TAGGED:andrea vavassoriatp amburgo 2025Simone Bolelli
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