[13] B. Shelton b. [Q] M. Gigante 6-3 6-3 6-4
Non è la fine di una favola, ma l’inizio di una realtà che – comunque sia andata – ci racconta di un tennista solido e sempre sul pezzo. Sì, insomma, nonostante la sconfitta rimediata in tre set e con il punteggio finale di 3-6 3-6 4-6 contro un ottimo Ben Shelton (numero 13 del mondo), l’avventura parigina di Matteo Gigante può definirsi piuttosto soddisfacente. E non solo per la splendida vittoria ottenuta nel turno precedente contro il greco Stefanos Tsitsipas. Ci ha provato il giocatore romano a tenere testa al forte rivale statunitense, e a momenti, nel corso del terzo parziale, quasi riusciva a spuntarla. Alla fine, il tennista americano ha dimostrato maggiore efficacia nei momenti topici della gara, assicurandosi il quarto turno del Roland Garros.
Primo Set: Shelton in grande fiducia. Gigante rincorre (di Pietro Sanò)
Inizia su alte frequenze il derby tra i due giovani mancini. I primi game, conditi da kick e recuperi estremi, vedono Shelton agire in maniera più concreta, dispetto a un Gigante meno incisivo. Lo statunitense sprizza energia da tutti i pori, riuscendo a far giocare quasi sempre una palla in più all’azzurro, che incappa in un terribile smash al volo, complicandosi il turno di battuta. Il nativo di Atlanta si procura dunque i primi break point del set. Nonostante una discreta reazione da parte del mancino tricolore, la quarta palla break si rivela fatale, ed uno slice terminato lungo di diversi centimetri consegna il vantaggio all’avversario. La pressione di quest’ultimo non lascia respiro all’azzurro, costretto a sorbire i fulmini di dritto del numero 13 del seeding, che chiude la pratica del primo parziale in poco più di 40 minuti, con lo score di 6-3 in suo favore.
Secondo set: troppo Shelton per Matteo, l’americano diventa quasi “ingiocabile”
Si riparte con Gigante al servizio e con Shelton che non ha assolutamente voglia di mollare la presa. Bello lo smash da fondo con cui Matteo riesce a risalire la china e a rimettere il primo game su dei binari di equilibrio. Il primo break del secondo parziale, però, è a favore di Shelton. Gigante, infatti, sbaglia col dritto e regala il primo game al rivale statunitense. E lo stesso copione, se vogliamo, si ripete pure nel gioco successivo, quando il tennista americano è bravo a sfruttare il proprio turno al servizio. Nel complesso, il match disputato da Shelton nel corso dei primi due set, appare decisamente solido. Gioca in scioltezza lo statunitense, esprimendo un tennis quasi granitico. Ace al centro e secondo break di vantaggio alla fine del quarto game per Ben. Gigante non riesce a trovare la chiave giusta per poter impensierire il nativo di Atlanta. Le fiammate col dritto da parte del numero 13 del mondo, infatti, assomigliano più a delle sentenze che a dei colpi in risposta. Matteo muove un po’ il punteggio (4-1) alla fine del quinto game, mentre Shelton comincia con un doppio fallo il gioco successivo. Break-Gigante dopo otto game, ma, come prevedibile, a spuntarla alla fine è proprio il giocatore americano, che fa calare il sipario sul secondo parziale con il punteggio di 6-3.

Terzo set: Gigante non si perde d’animo, ma Shelton dimostra grande solidità
Il terzo set comincia sulla falsariga del secondo, con Shelton efficace al servizio (nonostante, di fatto, le percentuali delle prime siano poco esaltanti per entrambi i contendenti in campo). Ottimo turno in battuta per Gigante durante il secondo game, mentre in quello successivo il rivale americano tiene il servizio senza concedere nemmeno un 15 al giocatore azzurro. Bella la smorzata (arma vincente della sfida vinta contro Tsitsipas) con cui Matteo riesce a portarsi sul 30-0 nel terzo game, completando l’opera con un ace che taglia a fette la porzione di campo occupata da Shelton.
In generale, si tratta di un parziale più combattuto rispetto ai precedenti. Basti pensare che nella fase centrale della partita, lo score momentaneo recita il punteggio di 3-3. Grande equilibrio, dunque. Il motivo principale? Un calo di Shelton in risposta, certo, ma anche e soprattutto una grande reazione di Gigante, bravo a non smarrirsi nei momenti di difficoltà. Settimo game ingarbugliato ma vincente per Shelton, che sbroglia la matassa grazie ad una maggiore solidità al servizio. Nono game e doppio fallo per lo statunitense che concede una palla-break a Matteo. Ben, però, rimette le cose a posto grazie ad un drop-shot in corsa e ad un dritto in contropiede che manda Gigante al servizio (per restare nel match). Piuttosto rocambolesco il decimo game: Shelton spreca un match-point, poi riprende quota grazie ad un paio di aperture col dritto che gli consentono di chiudere il match in tre set e di avanzare al turno successivo dello slam francese in attesa di Alcaraz o Dzumhur.