[3] A. Zverev b. T. Griekspoor 6-4 3-0 rit.
Non è stata una vera partita quella tra Alexander Zverev e Tallon Griekspoor. Il loro decimo scontro diretto, il sesto nell’ultimo anno, si è concluso anzitempo. Agli ottavi di finale del Roland Garros il numero 35 al mondo, che disputava per la prima volta in carriera un incontro alla seconda settimana di uno Slam, si è ritirato quando era sotto 6-4 3-0. Un problema fisico (forse alla spalla) lo ha debilitato dopo un inizio convincente che gli aveva permesso di avanzare sul 3-0 nel primo set. Da quel momento in poi, però, la pesantezza e l’accuratezza dei suoi colpi sono diminuiti drasticamente e, a seguito di nove giochi persi dei successivi dieci, l’olandese ha deciso di ritirarsi dopo una veloce consultazione con il fisioterapista.
Non ha potuto quindi essere battaglia come nel 2024, edizione in cui al terzo turno il tedesco la spuntò in cinque durissimi set. Zverev accede quindi al 15esimo quarto di finale Slam (più di lui, in attività, solo Novak Djokovic e Stan Wawrinka), il settimo al Roland Garros negli ultimi otto anni e il quinto consecutivo in questo evento (decimo nell’Era Open a riuscirci). Per un posto in semifinale sfiderà il vincente del match tra il già citato ‘Nole’ e Cameron Norrie.
PRIMO SET – Sul Suzanne Lenglen non parte bene il finalista uscente, che fatica in battuta a differenza del suo avversario, già molto centrato. Il 28enne di Amburgo regala il break nel terzo gioco e consente a Griekspoor di salire sul 3-0. Ma ecco che Zverev entra in partita. Trova le misure all’olandese, che commette svariati errori da fondocampo, e in un attimo la contesa si ribalta. Il numero 3 al mondo è sempre al comando degli scambi, ora serve alla grande e il suo sfidante è costretto a rincorrere. Subisce cinque giochi consecutivi a favore del teutonico, che al momento di chiudere la frazione è impeccabile e mette così in tasca un 6-4.
SECONDO SET – Cerca di essere aggressivo Tallon in avvio di secondo parziale. Si sente in dovere di organizzare lui i punti e spesso finisce preda dell’ottima difesa del campione del 500 di Monaco, che gli strappa la battuta a 30 nel game inaugurale. Totalmente fuori fuoco, il 28enne di Haarlem continua a incappare in gratuiti. Pasticcia con i colpi a rimbalzo, a rete e regala il secondo break (a 0) al tedesco. Ma ecco che, tutt’un tratto, il finalista del 250 di Marrakech chiama il fisioterapista durante il cambio di campo (probabilmente un problema alla spalla per lui) e quest’ultimo gli dice che non può fare molto. Griekspoor, quindi, si alza, si dirige verso la panchina del finalista dell’Australian Open e alza bandiera bianca, allontanandosi poi in pochi secondi dal terreno di gioco.