[8] L. Musetti b. [15] F. Tiafoe 6-2 4-6 7-5 6-2
Lorenzo Musetti supera l’ennesimo ostacolo. Anche Frances Tiafoe entra nella lista delle vittime dello scatenato azzurro, ufficialmente numero 6 del Ranking a partire dal prossimo lunedì – a meno che Zverev batta Djokovic, in quel caso entrerebbe nella Top 5 mondiale. Grazie alla vittoria ottenuta ai danni dello statunitense, Lorenzo ha raggiunto la sua seconda semifinale Slam della carriera, la prima in assoluto in quel del Roland Garros, diventando il quinto italiano dell’Era Open a raggiungere il maggior numero di semifinali nei Major, accodandosi a Sinner (5), Panatta (3), Berrettini (3) e Barazzutti (2).
Tra Musetti e la finale di Parigi si frapporrà uno tra Carlitos Alcaraz e Tommy Paul.
Primo set: il vento manda in confusione Tiafoe, Musetti chiude con la solita classe
La fase iniziale del match, contrassegnata dal forte vento, premia la solidità delle traiettorie di Musetti: l’americano è in confusione, non riesce a leggere l’intensità delle folate e continua a steccare, tentando un anticipo improbabile. Lorenzo approfitta degli errori gratuiti dell’avversario, si porta rapidamente sul 3 a 0, mantiene un eccellente 80% di prime palle in campo e – grazie al margine dei propri colpi – gestisce con freddezza il vento: Tiafoe prova a rimanere a contatto (2 a 4) e nel settimo game si procura la prima palla break della sua partita ma Musetti la cancella con un meraviglioso slice di rovescio (5 a 2). Il carrarino nel gioco successivo completa l’opera, si inventa un delizioso passante in corsa, strappa ancora la battuta a Frances e chiude il primo set dopo 35 minuti con il punteggio di 6-2 e con un parziale di 7 punti a 1.
Secondo set: la fiammata di Tiafoe riapre la partita
Lorenzo nel terzo game subisce la migliore fiammata della partita di Tiafoe, commette un doppio fallo e perde il primo turno di servizio dell’incontro (1 a 2): nel gioco successivo l’azzurro prova a reagire, si procura tre palle break ma Frances le annulla con i punti miglior del suo pomeriggio. Il set a questo punto si stabilizza: la sensazione è che Musetti possa rientrare da un momento all’altro, ma, con il passare dei minuti, Tiafoe prende fiducia, si carica e sfoga tutta l’adrenalina del suo gioco brillante. Il canovaccio tattico della partita cambia all’improvviso: gli scambi si accorciano, il numero 16 del mondo prende confidenza con il vento, lascia andare il dritto e muove la palla con coraggio. Lorenzo è nervoso e rischia grosso, colpendo inavvertitamente una giudice di linea dopo aver calciato – senza violenza – la pallina con i piedi: se la cava solamente con un warning, non si arrende e nell’ottavo game prova a costruire un altro tentativo di rimonta ma perde le misure della risposta (5-3 Tiafoe), consentendo al rivale di chiudere il set sul velluto con il punteggio di 6-4: un set pari dopo un’ora e 22 minuti di gioco.
Terzo set: Musetti soffre ma alza il livello nel finale
La partita è ufficialmente cambiata e non è più sotto il controllo tecnico e tattico di Musetti: il punteggio scorre via rapido, seguendo i binari ordinati dei turni di servizio, ed è contrassegnato da scambi rapidi. Lorenzo si fa irretire dalla fretta di Tiafoe, non riesce a tessere la solita ragnatela e sul 5 pari 15-30 si ritrova improvvisamente spalle al muro: il talento di Carrara si salva con lo smash più elegante del torneo, si porta in vantaggio per 6-5 (ace) e nel game successivo completa l’opera, chiudendo il set con un parziale di 7 punti a 1. Tiafoe – deluso – si spegne, non mette più una prima e si arrende con una smorzata improvvida, consentendo all’avversario di avanzare con il colpo della casa, e ovviamente ci riferiamo al rovescio lungolinea. 2 set a 1 Musetti dopo 2 ore e 15 minuti di gioco.
Quarto set: non c’è più storia. Musetti va di fretta verso la semifinale
L’illusionista di Carrara cambia passo. Lorenzo è molto più fluido, mentre lo statunitense perde un po’ di lucidità, vedendosi arrivare le sventagliate dell’azzurro da ogni lato del campo. Tiafoe mette a disposizione tre break point consecutivi, e alla seconda occasione, Musetti lo intrappola nella diagonale di rovescio, costringendolo a cambiare ritmo con un dropshot non andato a buon fine. Il numero 15 del seeding rantola nel buio; Musetti, invece, vola spedito verso la sua seconda semifinale Slam della carriera, chiudendo il match con un ulteriore break che sigla il 6-2 nel quarto ed ultimo set.