Il sogno di Lois Boisson si è scontrato con la realtà che aveva le sembianze e il tennis di Coco Gauff. Una vittoria netta della statunitense che naturalmente non sminuisce il percorso di Lois, anche se perde l’imbattibilità a livello Slam. “È bello essere arrivata in semifinale, però sono un po’ delusa per il risultato di oggi. Ma lei ha giocato davvero, davvero bene. È stata semplicemente troppo forte per me oggi, e basta” è la sua analisi iniziale.
D. Cosa ha reso così difficile affrontarla, in modo diverso rispetto a come sei riuscita a superare Andreeva e Jessica negli ultimi due match?
“Non so bene come dirlo, ma ha giocato a destra, a sinistra, poi di nuovo a destra. Ho avuto la sensazione di correre ovunque in campo oggi, è stato davvero duro. È stata molto solida e io non sono riuscita a esprimere il mio gioco perché lei è stata semplicemente troppo forte.”
D. Hai appena detto in inglese che ti sei sentita come se stessi correndo dappertutto. È stato difficile anche per via degli ultimi dieci giorni qui?
“No, non necessariamente dal punto di vista fisico. Mi sentivo bene all’inizio del match, però ovviamente ho dovuto iniziare subito a correre, e quindi è diventata dura con il passare del tempo. Ma nessun problema fisico particolare oggi.”
D. Immagino che ora il sentimento principale sia frustrazione, delusione. Quanto tempo ti ci vorrà per superare questo momento e riuscire a dirti che comunque è stato uno Roland Garros eccezionale?
“Certo che oggi sono molto delusa, perché ovviamente volevo andare oltre la semifinale, però mi prenderò un po’ di tempo per digerire tutto questo e poi si vedrà. Ma no, probabilmente non ci vorrà molto.”
D. Cosa ti porti a casa da questo torneo? È successo così tanto. Un salto enorme per te, praticamente storico nella storia di questo torneo. Ora sei 65ª, e questo influenzerà gli altri tornei. È perché hai davvero guadagnato fiducia in te stessa? Qual è la cosa più importante che ti porti via da questi ultimi 15 giorni?
“No, la fiducia in sé non è mai definitiva. Ogni settimana giochiamo nuovi tornei, e può succedere di tutto. Quindi, da quel punto di vista, bisogna cercare di restare positivi ogni settimana per costruire veramente fiducia. Ma questa settimana è stata molto positiva per me. Ovviamente, non posso dire il contrario, solo che oggi è stato semplicemente troppo difficile. Non sono riuscita a esprimere il mio gioco, ma a parte la partita di oggi, che non è stata positiva, il torneo nel complesso lo è stato molto. E anche oggi, è comunque positivo anche se deludente, ma lei è stata semplicemente troppo forte.”
D. Ieri hai spiegato che volevi restare nella tua bolla per tutto il torneo e che non guardavi i social. Ora che il torneo è finito, hai un po’ di paura all’idea di uscire da quella bolla, di tornare alla tua vita quotidiana che sarà inevitabilmente diversa dopo quello che hai fatto qui?
“No, non ho una particolare paura di questo, perché fa parte del tennis. È normale che quando si vincono più partite e si entra nella top 100 le persone inizino a interessarsi di più a te. È logico. Ma no, non ho alcuna pressione particolare al riguardo. Ho un grande team con me, e terrò i piedi ben saldi per terra. Andrà tutto bene.”
D. Per continuare su questa linea, si apre per te un nuovo mondo nel tennis. Parteciperai ai WTA 1000, la tua quotidianità nel circuito sarà completamente diversa. È qualcosa a cui stai già pensando dal punto di vista della tua struttura? Ci saranno cambiamenti? Cosa ne pensi, anche se immagino sia ancora tutto molto recente?
“Non ho ancora davvero pensato a quello che verrà dopo, perché ho appena finito la partita. Però sì, ovviamente il programma cambierà. Non sarà quello che avevamo previsto all’inizio, considerando la mia prossima classifica. Ma per il momento, non farò cambiamenti particolari, perché penso che se sono arrivata fin qui, è perché il lavoro sta funzionando, e non vedo perché dovrei cambiare troppo.”
D. Una parola sull’amore del pubblico: anche se oggi non era come nelle partite precedenti, lo hai sentito durante queste due settimane?
Sì, il pubblico è davvero presente e sostiene i giocatori francesi. Ho giocato tre volte sullo Chatrier, e non avevo mai vissuto un’atmosfera così. È stato incredibile, ci si sente davvero supportati e ti spingono nei momenti difficili in campo. Quando il pubblico c’è, fa davvero la differenza.”
D. Quando l’anno scorso ti sei infortunata, hai avuto paura di non poter mai vivere un’esperienza del genere? Ti sei detta che stavi facendo un grande passo indietro, che il tuo sogno stava sfuggendo? Almeno oggi, hai quella gioia — il sogno di una bambina. Quando hai iniziato a otto anni, avrai sicuramente pensato spesso a questo torneo.
“Sì, all’inizio. Sappiamo che quel tipo di infortunio è molto complicato, e all’inizio avevo un po’ perso la fiducia perché non sapevo cosa sarebbe successo dopo, e non immaginavo che potesse andare così bene. Ero molto preoccupata a un certo punto, però con la riabilitazione ho capito che le cose stavano migliorando. Oggi sono super felice di quello che sta succedendo.”
D. Hai detto che ti prenderai un po’ di tempo per digerire quanto accaduto qui e la sconfitta di oggi. Quanto tempo pensi di darti? Hai già pensato a quando tornerai in campo? E poi, conosciamo bene la Lois sulla terra battuta, ma ci parli un po’ della Lois sull’erba e sul cemento? [non ha giocato un solo match sull’erba, ndr]
“Non ci vorrà molto, perché questo è il tennis. Bisogna andare avanti settimana dopo settimana. Quindi è meglio non prendersi troppo tempo per digerire una sconfitta, ma non avevo mai vissuto una settimana così intensa, sia fisicamente che emotivamente. Quindi penso che sia molto importante recuperare. Non tanto per la sconfitta in sé, quanto per queste due settimane che ho appena vissuto. Sì, il prossimo sarà sull’erba, ma non so ancora tra quante settimane.”