C. H. Tseng b. [Q] G. Zeppieri 7-5 6-4
Tre anni fa, di questi tempi, usciva sconfitto a testa alta contro Carlos Alcaraz in semifinale. Location e risultato sono i medesimi, ma questa volta è Chun-hsin Tseng a sbarrare la strada di Giulio Zeppieri appena al primo turno dell’ATP di Umago. Niente revival in grande stile per l’azzurro che, lontano dalla migliore forma fisica, cede il passo al taiwanese bravo ad accendersi sfruttando il blackout dell’avversario al momento di servire per il primo set. L’asiatico interrompe la striscia di tre ko consecutivi contro il laziale e lo batte per la prima volta su terra rossa, chiudendo 7-5 6-4 in un’ora e quaranta. Il numero 101 del ranking avanza e troverà un altro italiano agli ottavi: il fresco vincitore di Bastad, Luciano Darderi.
Primo set: Zeppieri serve per il parziale, ma Tseng fa 1-0
L’approccio di Zeppieri è poderoso con tre punti rapidi nel game, ma Tseng lo rimette su e l’azzurro è costretto a giocare più del previsto per tenere il turno inaugurale. Sotto 0-30, il taiwanese si toglie dall’impaccio anche con l’ausilio di due ace. Se l’asiatico copre bene il campo, il laziale cerca di compensare una mobilità non fluida facendo viaggiare la palla, affidandosi alla potenza dei suoi colpi. Sul 30-30 in risposta, Giulio costruisce bene salvo poi sparare fuori un dritto a campo aperto facendo svanire la prima chance di palla break. Si rimane on serve, arriva la pausa sul 3-2 per l’italiano. Fortunatamente per il latinense gli scambi rimangono con la cilindrata bassa e, quando le palle break sembrano non essere di casa, l’asiatico ne concede ben due, annullandole però in maniera magistrale: palla corta da fondo e rovescio chirurgico che pizzica la linea.
L’azzurro non demorde, l’ottavo game si allunga oltremodo e arrivano altre cinque chance: la settima occasione in toto è quella giusta con Zeppieri che gioca profondissimo e il taiwanese che deraglia. Saltato il tappo del set, il classe 2001 prova a chiudere, ma nonostante tenga le redini del gioco, la modalità rematore di Tseng rende complicati i piani del laziale. Sulla terza palla break da annullare si verifica uno scambio rocambolesco dove il punto sembrava fatto per Giulio, ma viene beffato dallo strano rimbalzo dopo un recupero prodigioso. L’inerzia è cambiata, l’ex semifinalista di Umago accusa il colpo e si macchia di due doppi falli a corredo di un brutto blackout che manda, questa volta, l’avversario a servire per il set. La smorzata vincente è un ottimo principio per Tseng che sale in cattedra, lascia il rivale a 0 il rivale e mette in fila il quarto game volto a chiudere 7-5.
Secondo set: Tseng alza il ritmo, Zeppieri si spegne e va ko
L’italiano si mangia le mani per aver gestito male il finale di set, ma è chiamato a una pronta reazione. Il ritorno dagli spogliatoi sembra giovare, Zeppieri tiene il servizio a 15 nonostante Tseng vinca il primo scambio dove l’avversario si esibisce nella palla corta. E’ un fuoco di paglia, purtroppo. Nel terzo game Zeppieri va sotto 0-30, prova ad attaccare con dritto e presa della rete ma il taiwanese alza un lob che pesca gli ultimi centimetri di campo, l’azzurro fa quel che può e Tseng chiude comodamente di volée. Giulio si disimpegna sulla prima palla break, ma il punto seguente è autore di un mezzo disastro con un dritto in corridoio. Ringalluzzito dal vantaggio, l’asiatico vola sulle ali dell’entusiasmo, si muove e colpisce rapidissimo mentre il laziale sembra essersi spento: 3-1.
Il classe 2001 prova a rimanere in scia, ma il suo servizio naufraga nuovamente nel settimo gioco quando il suo dritto sparato fuori è l’ultima istantanea che vale il doppio break subito. Il numero 101 del ranking, sopra 5-2, serve per chiudere, ma si disunisce e tiene in vita Zeppieri che con una bordata di dritto in recupero dimezza lo svantaggio. Sul 5-4, il taiwanese ci riprova. Interrompe il parziale di 8-1, lascia il rivale a 15 e manda i titoli di coda: 6-4.