Il re di Wimbledon è tornato. Imposto il suo dominio sull’erba, è tempo di tornare sulla superficie storicamente a lui più congeniale e non potrebbe essere più agguerrito. Jannik Sinner, dopo aver dato forfait in Canada, riassaporerà il cemento nella città che lo ha visto conquistare il terzo, dei quattro, Master della sua carriera: Cincinnati. Il “1000” in Ohio si è adeguato alla riforma, e quella ai nastri di partenza sarà la prima edizione spalmata su due settimane. Format che non sembra gradire particolarmente l’attuale numero uno al mondo che, in conferenza stampa per il media day, ha avuto modo di spaziare su più argomenti: le sue condizioni fisico-mentali e il ritorno di Umberto Ferrara.
A Cincinnati c’è stato anche l’incontro tra Sinner e Alcaraz, caratterizzato da sorrisi e abbracci, quasi un mese dopo la finale di Wimbledon. Andando a ritroso, Jannik ha spiegato come la campagna vittoriosa a Church Road lo abbia sorpreso dopo l’epilogo thriller a Parigi: “Tornare in campo e riuscire a esprimere questo livello di gioco dopo quello che era successo nello Slam precedente a tratti ha sorpreso anche me. Quindi sono molto contento, arrivo con quella spinta”
Era stato stesso l’azzurro a chiedere al murciano cosa avesse fatto nei giorni post Wimbledon, curiosità che i giornalisti presenti in Ohio hanno girato all’altoatesino pronto ad ammettere la necessità di staccare la spina e tornare carico per il proseguo della stagione: “Mi sono preso un po’ di tempo per la mia famiglia, gli amici, le persone più importanti. Ma ovviamente sono tornato ad allenarmi per essere pronto per la stagione americana, che è davvero importante.”
La condizione mentale è al massimo, mentre ha destato qualche sospetto quella del gomito che a Londra ha fatto tribolare i suoi fan considerando il ritorno della fasciatura nell’ultimo allenamento. A fare da pompiere ci ha pensato il diretto interessato: “Il gomito non fa male, ma mi piace la senzazione che dà la manica. Dà un po’ più di stabilità nell’impatto con la palla. L’avevo usata anche a Wimbledon e mi era piaciuta”.
Nonostante il feeling con questo torneo, chiamato in causa sulla questione, il nativo di Sesto Pusteria si accoda a quello sostenuto da alcuni colleghi in passato, Tsitsipas in primis, e non si è detto entusiasta del nuovo format dei Master 1000: “Ormai sono tanti i tornei così, diventano lunghi. Ma noi giocatori non possiamo controllare tutto: per i tifosi è bello, perché possono godersi due weekend di buon tennis. Se mi chiedete se io preferirei un torneo di una settimana…Sì, come quello di Monte Carlo per esempio, lo preferisco. Ma va bene così.”
In ultima istanza, il quattro volte vincitore Slam dimostra ancora di essere un abile sciatore quando, sulla domanda inerente al ritorno di Umberto Ferrara nel suo team, ne esce con un perfetto slalom: “Penso che sia stato già detto tutto con il comunicato ufficiale, quindi non c’è altro da aggiungere”. Come sancito dal tabellone, Sinner comincerà la difesa del titolo, conquistato lo scorso anno battendo Francis Tiafoe, dal secondo turno contro Vit Kopriva o un qualificato/lucky loser.