Il fastidio ormai noto al piede ha iniziato a darti problemi durante il match? Come stai?
MATTEO ARNALDI: Devo dire abbastanza bene, sta migliorando. Sicuramente non è al 100%, però con fasciature e trattamenti vari non mi ha fatto male come negli altri giorni. Faceva un po’ male, ma non tanto da condizionarmi. Quindi questa è sicuramente una delle cose positive.
Hai qualche rimpianto per non essere riuscito a chiudere in tre set? A un certo punto sembrava fossi lì, poi lui ti è sfuggito e la partita si è complicata.
MATTEO ARNALDI: I rimpianti ci sono sicuramente. Ero avanti 2 set a 0, con un break, sul 4 pari 15-30 ho avuto un dritto abbastanza facile, sul 5 pari ho avuto una palla break, anche nel quarto set sul 4 pari un’altra palla break. Dal terzo al quinto set ho avuto otto palle break, ne ho concretizzata solo una. Quindi le occasioni ci sono state, ma è difficile da spiegare. Lui ha giocato bene da un certo punto di vista; alla fine si può sempre dire che potevi giocare diversamente, ma credo di aver fatto le scelte giuste in quel momento.
Nei primi due set ti è sembrato che lui fosse un po’ più prudente anche per via del ritorno dall’infortunio?
MATTEO ARNALDI: Credo che abbia fatto la differenza soprattutto il primo set. Nel primo e secondo set giocavo nettamente meglio, riuscivo a spingere e a farlo muovere bene anche fino a metà del terzo. In realtà anche per quasi tutto il terzo, perché tranne l’ultimo game ero comunque sopra; sicuramente sono aspetti positivi.
Ho notato che hai provato anche qualche serve and volley estemporaneo, che peraltro è andato abbastanza bene. Stai iniziando a inserirlo di più anche in partita? È un percorso per aggiungere qualcosa al tuo gioco?
MATTEO ARNALDI: Sto solo cercando di ritrovare il mio gioco, l’ho sempre fatto di inserire qualche variazione così, due o tre già dall’anno scorso e anche negli anni precedenti. Sto solo piano piano cercando di riprendere queste soluzioni e di sentirmi bene in campo. Oggi non è arrivata la vittoria, ma stavo bene e riuscivo a fare quello che volevo. Sicuramente mi dispiace non aver vinto, però ci sono cose positive.
Adesso quali sono i tuoi programmi?
MATTEO ARNALDI: Cina, non so ancora bene quando, ma penso di partire la prima settimana. Se il piede lo permette, sicuramente giocherò. Cosa ti hanno suggerito di fare per il piede? È una situazione risolvibile con terapie, riposo?
MATTEO ARNALDI:Non ne ho idea, dovrò informarmi e fare delle verifiche. Ma se fosse rotto non sarei in grado di giocare, quindi non credo sia così grave